Ci sono bar, ristoranti e pizzerie, anche nel centro storico della Capitale, tra i beni confiscati – per un totale di 80 milioni di euro – dai carabinieri del Comando provinciale di Roma a quattro imprenditori. Luigi, Antonio e Salvatore Righi e Alfredo Mariotti, a sentire l’accusa, sono “stabili riciclatori per conto della camorra napoletana, al servizio del clan Contini“. Il loro impero: ben 28 esercizi commerciali tra bar, ristoranti e pizzerie, 41 beni immobili, 385 rapporti finanziari e bancari, 76 veicoli, 77 società titolari di parte di questi beni e 300mila euro in contanti rinvenuti nel corso delle operazioni.

I tre fratelli Righi erano stati arrestati nel gennaio di due anni fa nell’ambito dell’indagine nota come “Pizza Ciro“, che aveva portato all’arresto di 20 persone e sequestri di locale nel centro della Capitale. I beni confiscati, già sottoposti a sequestro di prevenzione nel 2014 su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono attualmente gestiti dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale. L’impero dei fratelli Righi, proprietari di fatto di una holding di società attive nella gestione di numerosissimi ristoranti e pizzerie nelle principali vie del centro storico di Roma, con un volume d’affari palesemente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, veniva gestito con modalità illecite, attraverso una rete di società intestate a prestanome, finalizzate al reimpiego e all’occultamento di somme di denaro di provenienza illecita.

AGGIORNAMENTO

“Il provvedimento di confisca del 18.01.2016, emesso dal Tribunale Penale di Roma, Sezione Misure di Prevenzione, Presidente Dott. Muntoni, pur disponendo la confisca di tutti beni sequestrati ha escluso la sussistenza della c.d. pericolosità qualificata ex att. 4, comma 1 lett. a), D. Lgs. n. 159 /2011 e, quindi, l’esistenza della fattispecie incriminatrice del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso di cui all’art. 416 bis e ss. c.p .. Nessun legame è mai esistito né tanto meno è stato mai accertato, sia nell’ambito del processo penale che nell’ambito della misura di prevenzione patrimoniale, tra i Sig.ri Luigi Righi, Alessia Salera, Roberto Righi, Immacolata Scognamiglio, Alessandro Righi, Mariarca Festa, Ciro Righi, Valentina Giubilato, Pasquale Giubilato, Fedele Giannandrea, Denisa Papcova e le attività commerciali di ristorazione di loro esclusiva proprietà con il clan camorristico Contini e/ o comunque con la Camorra e/o altra associazione di stampo mafioso. Tutti i procedimenti relativi all’indagine denominata “Margarita” e conosciuta come “Operazione Pizza Cirò’ che hanno interessato i Sig.ri Luigi Righi, Alessia Salera, Roberto Righi, Immacolata Scognamiglio, Alessandro Righi, Mariarca Festa, Ciro Righi, Valentina Giubilato, Pasquale Giubilato, Fedele Giannandrea, Denisa Papcova, si sono risolti con decisioni definitive e irrevocabili di assoluzione piena perché il fatto non sussiste e di revoca della confisca dei beni sequestrati il 22.01.2014 per assenza originaria di tutti i presupposti per l’applicazione della misura ablativa”.

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