Tra qualche giorno la si potrà incontrare per le strade di Bologna, sulle piste ciclabili, in piazza Maggiore, o tra i vicoli del centro. Non è però una due ruote qualunque. Si chiama Aspasso, ed è una bicicletta ideata e costruita apposta per permettere a famiglie, amici, operatori di trasportare persone con disabilità motorie, senza che queste si debbano spostare dalla sedia a rotelle. Dopo un primo test a Senigallia, in provincia di Ancona, il capoluogo emiliano è la prima grande città ad aprire le proprie vie a questo progetto di mobilità urbana e sostenibile.

Ad adottare Aspasso è stata la velostazione Dynamo, realtà aperta da qualche mese a pochi metri dalla Stazione centrale e dedicata proprio a chi si muove con i pedali, con un parcheggio custodito, un’officina per l’assistenza meccanica e il servizio noleggio. “L’idea – spiegano gli organizzatori in una nota stampa – è quella di mettere a disposizione la bicicletta Aspasso per testarla in città ad uso delle famiglie bolognesi che vogliono farsi una passeggiata e dei turisti che a pochi metri dalla stazione possono approfittare di questo mezzo per vivere Bologna da ciclisti speciali”.

Aspasso si potrà quindi prendere in prestito a partire da giovedì 5 maggio, allo stesso prezzo e alle stesse condizioni di una bicicletta standard. Così “le persone con disabilità motoria che utilizzano la carrozzina potranno provare l’ebbrezza di una passeggiata in bici”. Un’esperienza tutt’altro che banale per chi magari convive con una disabilità dalla nascita e non ha mai avuto l’opportunità di salire su una bici.

Il mezzo è leggero, semplice da usare e non richiede particolari abilità fisiche. È stato pensato per trasportare una persona in sedia a rotelle, senza modificare la sua posizione e senza il disagio dello spostamento dalla carrozzina. A differenza delle classiche bici, nella parte davanti ha una pedana, dove in dieci secondi si può agganciare la sedia a rotelle al telaio, e legarla poi con una cintura di sicurezza. Un sistema di pedalata assistita e di retromarcia consentono poi al conducente, un amico o un parente, di muoversi e di trasportare senza troppi sforzi il passeggero, che resta sempre seduto.

Ideata e prodotta nei Paesi Bassi, la bici Aspasso è arrivata in Italia grazie a un’azienda di Senigallia, la Protec Ambiente, che ha deciso di importarla per promuovere un’idea di mobilità sostenibile, solidale, veloce e a emissioni zero. Il debutto su strada risale a febbraio, quando la Protec l’ha donata alla cooperativa sociale di Senigallia, Casa della gioventù, così da consentire agli operatori di accompagnare i ragazzi disabili agli stabilimenti balneari o in giro per la città. A Bologna il test andrà avanti per tutta l’estate, fino all’arrivo dell’autunno. Per ora si tratta di una sorta di prova, ma gli organizzatori non escludono di poter allargare il progetto in futuro, aprendolo anche ad altri utilizzi.

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