Passa dalla Capitale il tour elettorale del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Colosseo, mercato rionale di via Andrea Doria e infine la stazione Tiburtina. E mentre i cronisti lo fanno parlare di uno dei suoi temi preferiti, i rom, un ragazzo si permette di dargli del “razzista“. Qualcuno tenta di dissuaderlo, prova ad allontanarlo. Niente, lui ci tiene a ribadire il concetto: “Razzista, a casa“. Finché lo intervistano, Salvini fa finta di niente. Poi, terminati i concetti, si scalda. E deve intervenire la forza pubblica, che trattiene il lombardo mentre il provocatore romano lo incalza a qualche metro di distanza: “Ra-zzi-sta“. “Me lo prendi e lo porti via di peso, sennò ci penso io. Razzista lo dice a sua sorella”, sbotta Salvini con gli agenti. Insomma, Matteo “fa brutto”. E agli agenti non rimane che assecondarlo: “Va bene”

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