Il più grande spettacolo di design e arredamento al mondo è iniziato. Dal 12 al 17 aprile 2016 la fiera di Milano ospita la 55esima edizione del Salone del Mobile. Per sei giorni a Rho in un’area di 150mila metri quadri, oltre 2400 espositori – provenienti tra gli altri da Stati Uniti, Filippine, Croazia, Brasile, Egitto e India – presenteranno nuovi prodotti e collezioni di fronte ad un pubblico che tra addetti ai lavori e curiosi si attende superi le 310850 unità del 2015. Sale da pranzo, tavoli, armadi, sedie, mobili da ingresso, da bimbi e da giardino, sono solo alcune delle opzioni più “classiche” in un dedalo di padiglioni fieristici oramai sempre più declinati ed orientati verso le novità del design internazionale più esclusivo del momento. Case e uffici si sono trasformati sempre più in veri e propri spazi da vivere e godere dal punto di vista estetico, oltreché in luoghi dell’abitare in maniera funzionale. I numeri parlano chiaro, come ha dichiarato alla stampa il presidente del Salone, Roberto Snaidero, sottolineando come dopo sette anni di segno meno sul fatturato dell’export del mobile per l’Italia siamo tornati ad un +1%, e a un +6% sul mercato estero.  “Dobbiamo dire grazie al governo: la riconferma del bonus mobili e in generale le detrazioni fiscali sulla casa hanno prodotto effetti benefici, soprattutto dal punto di vista psicologico”, ha spiegato Snaidero al Corriere della sera. “Ed è previsto un ulteriore aiuto per le coppie sotto i 35 anni di età: aumento del plafond da 10 a 16 mila euro senza l’obbligo di legare l’acquisto dei mobili alla ristrutturazione della casa”.

Architettura, arredamento e design si fondono così in un concetto unico di gioia per gli occhi quasi a diventare concettualmente un fratello vivace ed arrembante della moda nell’abbigliamento. Eccolo infatti quell’occhio che campeggia come un grande fratello glamour nei cartelloni dell’edizione del Salone 2016. Creato dall’Agenzia Lorenzo Marini Group, pupilla e iride su sfondo blu diventano come un controcampo dell’oggetto visto, ma anche simbolo di una visione sempre più impellente per i componenti dell’arredo casalingo. Una “mistica dell’oggetto” che quest’anno ha spostato molte risorse a livello economico, concentrandole in almeno tre spazi fieristici peculiari del Salone: Eurocucina (120 gli espositori per tutte le possibili novità mondiali tra fornelli, cassettiere, e comparti per la differenziata); Salone Internazionale del Bagno (200 le aziende che mostrano soluzioni dedicate soprattutto al benessere e alla cura di sé ben oltre la funzionalità delle suppellettili del bagno), e xLux (comparto extralusso nel nuovo padiglione numero 3 con marchi come Borbonese, Fendi, Ferrè, Aston Martin, Ritz, Roberto Cavalli, e Versace).

Anche se la ricchezza sopratutto quantitativa dell’offerta di questi giorni, sta negli eventi collaterali all’esterno della Fiera che coinvolgono decine di spazi milanesi. Si parte da Stanze. Altre filosofie dell’abitare presso la Triennale di Milano in vicolo Alemagna (esposizione che durerà fino a settembre 2016) con la possibilità di visitare 11 ambienti immaginati da altrettanti protagonisti di oggi della cultura italiana della progettazione, tra grandi maestri e giovani autori, tra personaggi noti e altri che hanno preferito in questi anni una minore esposizione mediatica, senza mai diminuire la qualità del proprio lavoro. Parliamo, tra gli altri di Andrea Anastasio, Umberto Riva, Elisabetta Terragni, ma soprattutto di Alessandro Mendini. E ancora: non va dimenticato l’arcipelago variopinto e multiforme del FuoriSalone 2016, una fiera nella fiera che spazia tra il Brera Design District e il Tortona Design Week, fino agli Open Borders ospitati dalla Statale. Insomma il primato internazionale nel settore da parte del Salone è fuori discussione. Tanto che a novembre 2016 la kermesse verrà replicata a Shanghai, dopo un prologo a Miami ai primi dell’anno per agevolare l’espansione del mercato statunitense che segna più 22%. Se son rose fioriranno. Possibilmente sulla tappezzeria di qualche divano, poltrona, sedia, e perché no, come smaltatura di una vasca da bagno.

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