Stringere i tempi e trovare una “soluzione di urgenza che possa risolvere il problema applicativo”. A chiederlo è Tito Boeri, presidente dell’Inps, riferendosi alla sentenza alla sentenza del Tar Lazio che ha parzialmente annullato il Dpcm attuativo dell’attuale Isee nella parte in cui ha incluso nel calcolo dei redditi i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari legati alla disabilità del soggetto. Il governo Renzi si era appellato contro la decisione dei giudici amministrativi ma il ricorso è stato respinto dal Consiglio di Stato lo scorso 29 febbraio.

In audizione alle commissioni Lavoro e Affari sociali alla Camera in merito al ddl Povertà, Boeri ha ricordato la sentenza che una parte “è immediatamente esecutiva“, un’altra, quella relativa alla differenziazione tra le franchigie detratte dai redditi del nucleo familiare in presenza di un soggetto disabile in base alla maggiore o minore età di quest’ultimo, “non è immediatamente esecutiva” e quindi l’Istituto “non potrebbe agire autonomamente

“Riteniamo che non si possano attendere i tempi di approvazione del Dpcm e che debba essere trovata una soluzione di urgenza che possa risolvere il problema applicativo”, ha quindi sottolineato Boeri, ricordando che sono 400mila i nuclei familiari con disabili interessati a vario modo dagli effetti delle sentenze. “Una soluzione in via amministrativa, non potendo agire sul valore delle franchigie, verrebbe fortemente ad incrementare la percentuale degli Isee con valore pari a 0, con effetti immediati di incremento della spesa delle prestazioni legate alla prova dei mezzi ed effetti potenzialmente dirompenti soprattutto sulle casse degli enti locali“, ha concluso Boeri.

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