Quelli di Maria De Filippi non sono più programmi televisivi, ma dimostrazioni di forza, esibizioni muscolari per far capire a tutti che quando Bloody Mary scende in campo non ce n’è davvero per nessuno.L’esordio del serale di Amici è stato esattamente questo: la certificazione di una superiorità palese e incontrovertibile, a prescindere dai gusti televisivi di ciascuno. Perché Nostra Signora della Tv può anche non piacere, si possono criticare legittimamente i suoi programmi, ma con un pizzico di obiettività si può e si deve ammettere che trattasi di una perfetta macchina da guerra. Emma Marrone, Elisa, J Ax e Nek come direttori artistici delle due squadre; Anna Oxa, Loredana Berté e Sabrina Ferilli come giudici; Morgan come jolly e giudici “a chiamata” di tanto in tanto nel corso della serata; addirittura Kevin Spacey come giudice speciale per la prima puntata.

Un cast così farebbe invidia al Festival di Sanremo, figurarsi agli altri competitor del sabato sera. I direttori artistici non sono più due come lo scorso anno ma quattro (Elisa e Emma per la squadra bianca, Nek e Jax per quella blu), ma la formula è praticamente la stessa. La De Filippi è abitudinaria e i suoi programmi, soprattutto quando funzionano bene, raramente vengono stravolti di anno in anno. Questa edizione, però, può contare anche sul jolly Morgan, dunque Maria la Sanguinaria ha leggermente modificato le regole per dare spazio all’ultimo colpo di “mercato”: le due squadre possono chiamare di tanto in tanto l’ingresso del cantante brianzolo in giuria, al posto di uno dei tre giudici titolari che viene “spento” momentaneamente.

Con Morgan, Berté e Oxa nello stesso studio, nello stesso programma e nello stesso momento, molti si aspettavano momenti di inarrivabile follia dialettica e televisiva, invece i tre sembravano sin troppo tranquilli, posati e compiti. In particolare Morgan, che in passato aveva ferocemente criticato la De Filippi e i suoi programmi, si è dimostrato sorprendentemente un valore aggiunto importante, un contributo verso l’alto, un dettaglio prezioso per un format che tradizionalmente ha un target medio-basso. E a ogni citazione colta o giudizio particolareggiato dell’ex giudice di X Factor, Maria mostrava un eloquente sguardo di soddisfazione, del tipo: “Ecco, mancava solo lui per rendere perfetta la mia creatura. Vediamo se continuano a parlare di trash!”.

Una mano importante, in questo senso, la danno anche le coreografie pazzesche di Giuliano Peparini (un talento assoluto che andrebbe celebrato di più), che riesce a passare da momenti ultrapop ad altri raffinati e altissimi. Formidabile, ieri sera, la coreografia dedicata a Caravaggio, con una messa in scena da grande teatro e persino l’utilizzo dei chiaroscuri caravaggeschi a impreziosire il tutto. Lo stesso Peparini, che sa spaziare da un repertorio colto a riferimenti pop che più pop non si può, è anche il responsabile del più alto tasso di omoerotismo televisivo mai visto sul piccolo schermo italico. Il corpo di ballo è composto soprattutto da aitanti giovanotti sempre senza maglietta e spesso impegnati in coreografie hot che più hot non si può. A cominciare da Get Naked di Britney Spears, il momento più caldo della prima serata, con una sfilza di ballerini seminudi a dimenarsi e toccarsi come nemmeno nelle categorie più porcellone d YouPorn. L’effetto principale dell’efficace momento danzereccio è stato il turbamento di Sabrina Ferilli e soprattutto di Kevin Spacey, il più chiacchierato tra i divi di Hollywood, ma che ha sempre negato le voci insistenti e insistite sulla sua omosessualità.

Verso la fine, poi, Maria piazza un’altra zampata gay friendly, con l’ospitata di Ivan Cotroneo, regista del film anti-bullismo e anti-omofobia “Un bacio”, e dei tre giovani protagonisti. L’intervento di Cotroneo è stato breve ma incisivo, per nulla banale (e su temi del genere basta davvero un attimo), riuscendo a lanciare un messaggio importante di accettazione di sé e degli altri sul palcoscenico televisivo più amato dalle nuovi generazioni italiche.Per la cronaca, la prima puntata è stata vinta dalla squadra blu di Nek e J Ax, costringendo il ballerino “bianco” Emanuele a lasciare anzitempo la competizione. La gara tra i ragazzi, però, rischia davvero di passare in secondo, terzo, quarto, centesimo e millesimo piano, vista la carne al fuoco che ha messo Maria. Ma va bene così, ci sta, perché la De Filippi ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella, di annichilire gli avversari, di tramortire chi la critica ferocemente (e legittimamente, beninteso).

Perché lei è la padrona incontrastata di questa era televisiva, perché quello che riesce a lei non riesce agli altri, perché anche chi l’ha detestata in passato alla fine arriva a testa basta alla sua corte. E lei, severa ma magnanima sovrana, alla fine perdona e accoglie tutti. Anzi, non tutti: solo i migliori, solo quelli che possono aggiungere qualcosa al menu già ricchissimo. Perché vuole stravincere per manifesta superiorità, nonostante non si bulli, non mostri fastidiosa e tracotante arroganza. Non ha bisogno di sottolineare il proprio trionfo, perché è sotto gli occhi di tutti, tangibile a ogni programma che manda in onda. Persino quando ci propina robaccia da ragazzotti belli e stupidi come “Uomini e Donne” o “Temptations Island”, il suo tocco è evidente. Lei conosce il paese reale, molti di noi no. Accettiamolo e facciamoci pace. Sul fronte Auditel, Amici porta a casa la prima serata con 4,6 milioni di spettatori e uno share del 22,25%, mentre Ballando con le stelle si ferma a 3,7 milioni (20,11%).

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