A Cagliari i consiglieri comunali possono nominare un numero, variabile da elezione ad elezione, di scrutatori. Complessivamente, stiamo parlando di centinaia di scrutatori. La maggioranza di centrosinistra ed il sindaco Zedda, in cinque anni, non ha cambiato le regole.

Se non hai un amico consigliere comunale a Cagliari lo scrutatore non lo fai.

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Mantenere il privilegio medioevale di cui godono i consiglieri, di scegliere dall’elenco degli scrutatori del comune amici e sodali, è uno di quei temi capaci di unire nella lotta, destra centrodestra e cosiddetto centrosinistra.

Sanno che è ingiusto, ma di correggere il tiro non se ne parla, soprattutto se a breve ti devi ricandidare. La povertà è talmente profonda che il guadagno di due o tre giorni da scrutatore vale il sostegno proprio, e forse anche di qualche familiare. Quando, in passato, mi hanno chiesto i nominativi per gli scrutatori, ho cercato persone che fossero disoccupate o con importanti situazioni di disagio personale, ma si tratta di una metodologia iniqua nella sostanza, che esclude praticamente chi non ha amici in politica.

 

Questa volta non farò nessun nome, e sfido tutti gli altri consiglieri comunali a rinunciare a questo privilegio, che contraddice il buon senso e rimarca la differenza tra governanti e governati”. Si è parlato, negli anni scorsi, della possibilità di modificare l’antico regolamento che praticamente delega ai partiti la scelta degli scrutatori si è parlato negli anni scorsi. L’esito pratico è stato zero: troppo ghiotta l’occasione, soprattutto in tempo di crisi, di elargire legalmente favori retribuiti con soldi pubblici.

Un modo per dimostrare, tutti insieme, la volontà di abbattere questo privilegio è rinunciare alla segnalazione degli scrutatori per il referendum sulle trivelle del 17 aprile. Io farò così. In caso di mancata indicazione, infatti, si procede con l’estrazione a sorte. Subito dopo si può modificare il regolamento, ed introdurre in via definitiva il sorteggio degli scrutatori, dice, in modo che si arrivi all’appuntamento elettorale delle comunali di giugno senza che ci sia anche questo vergognoso meccanismo di scambio di favori.

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