Prescriveva a bambinimalati di tumore farmaci, molto costosi, spacciandosi medico specialista dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. Ma era una falsa dottoressa, che oggi è stata denunciata dalla polizia, con l’accusa di esercizio abusivo della professione e truffa. Le indagini sono partite dopo la denuncia della mamma di un bambino di due anni con un deficit immunitario al quale la falsa dottoressa aveva prescritto una costosissima terapia a base di gocce di 900 euro. La mamma, dopo un controllo su internet, si era accorta che il farmaco era somministrabile esclusivamente con iniezioni per via endovenosa e non per via orale come, invece, aveva specificato il falso medico.

Gli accertamenti degli inquirenti – I sospetti sono stati confermati quando la mamma ha telefonato al numero della direzione medica dell’istituto di cura dove la donna aveva dichiarato di lavorare, ma il personale del reparto ha disconosciuto nominativo e ruolo. Così la donna truffata ha denunciato la falsa dottoressa agli uffici del commissariato Prenestino. Gli accertamenti degli investigatori presso la Federazione dell’Ordine dei medici hanno appurato che la 40enne non era tra gli iscritti e che quindi non poteva esercitare la professione. Così le forze dell’ordine, al fine di interrompere la pericolosa e illecita attività, dopo le prime verifiche hanno subito chiesto e ottenuto dall’autorità giudiziaria l’emissione di un decreto di perquisizione, eseguita nei locali in uso alla donna. La polizia ha sequestrato la documentazione. In particolare, gli inquirenti hanno sequestrato una borsa da medico contenente attrezzatura sanitaria e una serie di falsi documenti: uno statino paga con intestazione dell’ospedale, un’attestazione del ministro della Sanità, una relazione sanitaria a firma di un noto immunologo. Ulteriori verifiche hanno permesso inoltre di rintracciare altri pazienti truffati, che interrogati dagli agenti hanno consentito di portare alla luce altre irregolarità commesse dal falso medico.

Gli altri casi scoperti dalla polizia – Un uomo di 48 anni, malato di cancro, ha raccontato che nel 2010 era entrato in contatto con la “dottoressa”, precisando che la stessa gli aveva fatto somministrare un farmaco antitumorale, pagato 6mila euro, fatto giungere in Italia a mezzo di canali riservati dalla Svizzera, millantando anche l’aiuto di un noto professore. In un altro caso, invece, una donna si era rivolta alla truffatrice per problemi urologici del figlio minorenne ma, dopo aver pagato a un prezzo altissimo la terapia prescritta, su indicazioni di una vera struttura sanitaria, che poi ha preso in cura il bambino, aveva deciso di non somministrarla. Le indagini sono ancora in corso, anche fuori dalla provincia di Roma, e nei prossimi giorni gli investigatori ascolteranno altre persone, probabili vittime della criminale.

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