“Riunire i moderati appoggiando Matteo Renzi per chi non vuol votare Pd”. Il sogno politico del leader di Ala, Denis Verdini, inizia a materializzarsi col ‘Cantiere dei Moderati‘ a Roma, attraverso il lavoro di Enrico Zanetti, sottosegretario di governo e segretario di Scelta Civica e Giacomo Portas, deputato eletto nelle file del Partito democratico e leader de ‘I Moderati’. Sul ‘cantiere’ aleggia il nome di Verdini che era stato invitato, ma che dopo la recente condanna in primo grado per corruzione, ha disertato l’evento. Ma le porte per il fondatore del gruppo ‘Alleanza Liberal-popolare-Autonomie‘ (annunciato tra i presenti per l’evento da i rumors di alcune testate) restano aperte? Per Zanetti: “Porte aperte a chiunque si riconosca nel nostro programma“. Zanetti poi dichiara di appoggiare i candidati del Partito democratico nelle grandi città: Giachetti a Roma, Valente a Napoli, Merola a Bologna e Fassino a Torino. Portas, leader de ‘I Moderati’, secondo partito a Torino e in Piemonte per il centrosinistra nelle ultime elezioni regionali, ex liberale un tempo alleato del centrodestra afferma: “Se la leggi elettorale è questa dobbiamo prenderne atto. Nel 2018 – annuncia – ci presenteremo come movimento politico autonomo. Verdini? Avrà di meglio da fare che sentire me e Zanetti che parlano di moderati”. Alla kermesse arriva anche Serenella Fucksia, senatrice ex M5S che spiega: “Essere oggi moderati vuol dire recuperare un po’ di buon senso. Faccio uno studio comparato per ascoltare tutti. Io con Verdini come la collega Gambaro? No, sono nel fritto misto o insalata mista (il ‘gruppo Misto’ del Senato, ndr) e sto valutando varie ipotesi”

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