“Giudici comunisti di merda. Spariamo a loro prima”. Il messaggio pubblicato su Twitter è dell’utente Rasente i muri ma a ritwittarlo sul suo profilo è il segretario della Lega Matteo Salvini. Stessa operazione che ha fatto il giorno prima con un tweet di nyota_james che accompagnava con queste parole l’immagine di un coltello: “Spray e peperoncino in borsa e coltello allegato a casa”. Entrambi i tweet sono stati prima pubblicati, poi cancellati. Ma Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Partito democratico, li ha conservati e ripostati sul suo profilo twitter. “Per la serie – scrive – i grandi retweet di Salvini. Che vergogna”.

Alla fine però è Salvini a dire che, almeno nel primo caso, è stato un errore: “Smentisco e condanno nella maniera più ferma e assoluta la frase ‘sparare prima ai giudici’ che mi viene attribuita. Si tratta di un tweet delirante rilanciato per errore dallo staff dai cui contenuti prendo e prendiamo le distanze. Altra cosa è condannare l’atteggiamento del Pd a favore dei delinquenti che per l’ennesima volta rimanda l’approvazione della legge sulla legittima difesa”.

Ma a commentare – in modo critico – la vicenda erano stati parecchi, soprattutto nel centrosinistra. “Siamo ben oltre il livello di guardia – dice il coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni – ed è necessario che su questa vicenda siano presi gli adeguati provvedimenti ma è anche ora che l’irresponsabile Salvini si fermi e la smetta, pur di raccattare 4 voti, di avvelenare l’Italia dando spazio ai deliri più brutali e violenti“.

Il suo è un gioco irresponsabile e pericoloso.

“Matteo Salvini – rilancia il responsabile Giustizia del Pd, David Ermini – ha spesso dato prova di scarso equilibrio nelle sue valutazioni politiche. Questa volta si è vergognato del suo stesso populismo, tanto è volgare. E fa bene. Faccia uno sforzo in più: si scusi con i magistrati”.

SALVIMAIO

di Andrea Scanzi 12€ Acquista
Articolo Precedente

Salerno-Reggio Calabria, Renzi al sud e quell’orticaria da dissenso

next
Articolo Successivo

Primarie Pd, rissa fino al centro buddista: “Tessere al monastero”, “Non ci fanno votare”. Sezione commissariata

next