Virginia Raggi mostra che il M5s sta diventando un partito normale. Ha una chance di vittoria a Roma“. A scriverlo in un articolo online poi ripreso e tradotto dal blog di Beppe Grillo è l’Economist. Il quotidiano fa un ritratto della candidata M5s nella Capitale, prendendola come esempio di una evoluzione del suo stesso partito. “Guardando il video della sua presentazione senza audio”, si legge nel pezzo, si potrebbe pensare che lo stile della grillina è simile a quello di “un’aspirante parlamentare democratica in America o di un politico Tory (conservatore, ndr) in Gran Bretagna“.

Secondo l’Economist, c’è la possibilità che i 5 Stelle riescano a vincere nella Capitale: “A Roma, una città che ha sofferto a lungo di trascuratezza e corruzione nelle mani dei partiti tradizionali, Raggi ha una chiara possibilità di vittoria quando si andrà a votare, molto probabilmente a giugno. Il fatto che abbia un video pronto prima dei suoi rivali indica sia l’importanza dei consiglieri del Movimento 5 Stelle per la sua campagna sia la crescente professionalità”.

Il Movimento 5 stelle viene definito dal quotidiano come al tempo stesso “il più e il meno democratico dei movimenti politici italiani”. Diverso da Syriza o da Podemos perché molto meno radicale, ha attivisti che sono descritti come “molto eterogenei”, spesso in disaccordo su temi come le privatizzazioni e l’aborto. A questo proposito viene citato il caso del voto sul ddl Unioni civili e la decisione di Grillo di lasciare all’ultimo minuto libertà di coscienza sulla stepchild adoption.

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