“Sai scrivere *bene* e vuoi collaborare con Matteo Salvini? Questa è la tua occasione”. Inizia con queste parole l’annuncio che dalla sera dell’otto marzo sta circolando sui social network della galassia salviniana. “Vai subito a questo sito – si legge ancora -, compila il modulo, allegando almeno un tuo pezzo e vedremo se hai il Salvini Factor”. Il link rimanda a un formulario da compilare con i dati personali e corredare con un articolo. La formula sembra quella del talent, cosa ci sia in palio non è ancora chiaro. Attorno all’iniziativa c’è il massimo riserbo.

salvini factorAbbiamo provato a chiedere lumi direttamente a Matteo Salvini che ha commentato con un telegrafico “Mistero”. Dall’ufficio stampa del Carroccio, al momento, non è arrivata nessuna spiegazione. Porte chiuse anche da parte di Luca Morisi, fedelissimo guru della comunicazione online del segretario leghista e probabile mente dell’operazione.

La prima a scriverne, nelle scorse ore, è stata Stefania Piazzo, giornalista affezionata al leghismo indipendentista della prima ora (già direttrice de La Padania) che non ha mai nascosto la propria posizione critica nei confronti del nuovo corso del partito. Nel suo pezzo su L’Indipendenza Nuova, giornale online che dirige, si pone diversi dubbi sulla misteriosa iniziativa. “Occasione? Gratuita? Simbolicamente retribuita? Uno stage? Giornalisti? No, basta saper scrivere ‘bene’. Dove quel ‘bene’ è già una virgola, anzi due, troppo fuori posto. Perché oggi è questo il requisito per stare sul mercato, saper leggere, ma non saper far di conto per non dover costare troppo e non avere Ordini professionali o sindacati a discutere sui diritti di chi esercita una professione”.

E probabilmente il punto è proprio questo, sta nascendo un nuovo prodotto editoriale? Si sta forse tentando di gettare le basi per la creazione di un giornale salviniano? Una fabbrica di contenuti, di articoli, capaci di invadere la rete e moltiplicare il verbo del leader minimo? L’ipotesi, non confermata, ha già risvegliato vecchi malumori. Non è passato molto tempo da quel 30 novembre 2014, quando La Padania, storico giornale di partito, ha dato alle stampe l’ultima copia. Politicamente la scelta venne difesa e spiegata con la necessità di far quadrare i conti sempre più magri delle casse del partito. Di fatto il sospetto è che Salvini, nella foga rottamatrice, abbia preso la palla al balzo per disfarsi di tutti i carrozzoni di partito, senza andare troppo per il sottile,  scegliendo cioè la via più breve.

Il fatto è che da allora ci sono quindici giornalisti in cassa integrazione, con una procedura di liquidazione in atto. Quindici professionisti che erano e sono ancora in grado di scrivere *bene*, come chiede l’annuncio del talent di marca salviniana. Quindici persone che oggi, dicono, si sentono prese in giro dal partito a cui hanno dedicato la loro competenza professionale e la loro passione politica.

“Non abbiamo scoperto nulla di più rispetto a quello che è scritto”, spiega Elisabetta Colombo, rappresentante del Comitato di redazione de La Padania. “Al momento siamo molto amareggiati perché per l’ennesima volta ci sentiamo presi per i fondelli, danneggiati nella nostra immagine . Ci troviamo di fronte a persone nella Lega Nord che non perdono occasione di manifestare il loro disprezzo nei confronti dei giornalisti de La Padania. Persone che si dimenticano che il giornale non ha chiuso per colpa di chi scriveva, ma per l’incapacità di chi negli anni ha commesso svariati errori amministrativi”.

Secondo Colombo il Carroccio ha già i giornalisti da far scrivere, quindi se Salvini ha in mente di creare un nuovo prodotto editoriale, prima di lanciare talent e reclutare nuove leve dovrebbe pensare alle risorse che ha in casa propria: “Al momento”, spiega ancora Colombo, “non sappiamo se si tratta solo di una iniziativa di cattivo gusto, fatta magari per raccattare qualcuno che scriva gratis o se, peggio, ci sia la volontà mettere in piedi una struttura con persone retribuite. Chiaro che se fosse così sarebbe ancora peggio e dovremmo pensare di intraprendere delle azioni che tutelino la nostra posizione”. Una delegazione dei giornalisti de La Padania ha chiesto un incontro chiarificatore a Salvini per fare luce sul misterioso annuncio comparso in rete e decidere se e come rispondere.

Nel frattempo, chiunque sappia scrivere – giornalista o no – e si senta dotato di “Salvini Factor” può tentare la sorte inviando un proprio scritto all’apposito sito internet. Noi lo abbiamo già fatto.

Twitter @alemadron

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