Nel 2013 furono poco meno di 100.000 i votanti alle primarie del Partito democratico, in cui risultò vincitore Ignazio Marino. Questa volta ai gazebo dem sono andati a votare circa 43.000 romani, ma il presidente del partito e Commissario del Pd cittadino, Matteo Orfini, è soddisfatto: “E’ un buon risultato, un’ottima base da cui ripartire. Quello di tre anni fa era il risultato di un partito diverso: di un partito che poi è stato travolto dalle inchieste, in cui c’erano le file dei rom, le truppe cammellate, i voti taroccati, poi c’è stata Mafia Capitale e la fine della Giunta Marino, quindi quel risultato io non lo prenderei a modello”. Orfini guarda al recente passato: “Sei mesi i sondaggi davano il Pd al 16%, invece oggi ci danno primi. Siamo in perfetta in salute ed abbiamo un ottimo candidato sindaco: sette mesi ci avrei messo la firma”. E subito si proietta alla corsa per il Campidoglio: “Sarà una campagna elettorale durissima: la sensazione è che sarà una partita a due: Pd e M5S, perché la destra si è divisa, quindi difficilmente arriverà al ballottaggio e Marchini non mi sembra particolarmente forte. Poi come nel calcio: rispettiamo gli avversari, ma non temiamo nessuno”.
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