Gino Pollicardo e Filippo Calcagno sono rientrati in Italia. I due tecnici italiani della Bonatti di Parma, rapiti lo scorso 20 luglio assieme ai colleghi Salvatore FaillaFausto Piano e liberati venerdì, sono giunti allo scalo romano alle 5 di domenica 6 marzo, dopo essere partiti verso le 3:30 dall’aeroporto di Mitiga a Tripoli, a bordo di un’aereo speciale. I due ex ostaggi sono stati accolti sulla pista dell’aeroporto dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che si è intrattenuto alcuni istanti con loro e li ha abbracciati, e dal generale Giuseppe Governale, comandante dei Ros. Poi l’intenso abbraccio con i familiari: la moglie di Pollicardo, Ema Orellana, e i figli Gino junior e Jasmine; emozionatissimi anche Maria Concetta Arena, moglie di Calcagno, giunta a Ciampino insieme a i figli Cristina e Gianluca. Sbarbati, stanchi e visibilmente provati, ma in buone condizioni, i due tecnici hanno a stento trattenuto le lacrime

Articolo Precedente

Wilhelm Kusterer, mostriamo le rovine di Marzabotto a chi lo ha premiato

next
Articolo Successivo

Fiumicino, pilota scrive alla moglie: “Se mi lasci faccio cadere l’aereo”. Bloccato dalla polizia

next