“Sosteniamo la ricerca scientifica per sconfiggere la Sclerosi multipla, solo insieme possiamo trasformare un piccolo gesto in qualcosa di straordinario” spiega l’attrice e scrittrice Antonella Ferrari che da anni, attraverso uno spettacolo teatrale e un libro di successo intitolati “Più forti del destino” racconta come affronta la patologia.

Il 5, 6 e 8 marzo in oltre cinquemila piazze sarà possibile trovare la gardenia, pianta scelta dall’Associazione italiana sclerosi multipla, il cui acquisto contribuirà a sostenere la ricerca su una delle più gravi malattie degenerative del sistema nervoso centrale. Si tratta del principale evento di raccolta fondi organizzato su tutto il territorio nazionale dall’Aism e con il patrocinio di Pubblicità Progresso. Oltre ad Antonella Ferrari, sono testimonial della campagna divulgativa sulla patologia anche Cristel Carrisi, figlia dei cantanti Al Bano e Romina Power, e la giornalista Gaia Tortora. “Sono madrina dell’evento – spiega Ferrari – sin dai tempi in cui recitavo nella soap opera Cento Vetrine. Era il 2001 e da allora molto è stato fatto per far conoscere al grande pubblico informazioni sulla sclerosi multipla”.

La ricerca scientifica ha fatto significativi progressi su questa patologia che colpisce soprattutto i giovani e le donne. Tra i diversi studi, è in fase avanzata l’innovativo progetto che studia una terapia grazie alle cellule staminali del cervello al San Raffaele di Milano, coordinato da Gianvito Martino, capo dell’Unità di Neuroimmunologia dell’ospedale.

La sclerosi multipla colpisce in Italia circa 75mila persone, nel mondo quasi 3 milioni, ed è spesso caratterizzata da ricadute dei sintomi neurologici, come una evidente perdita della forza, disturbo dell’equilibrio, un formicolio agli arti. In circa un terzo dei pazienti la malattia è progressiva e il senso del tatto si affievolisce talmente tanto che diventa difficile utilizzare le mani. In un limitato numero di pazienti, invece, l’alterazione neurologica progressiva si manifesta subito dopo l’insorgenza della malattia. I fattori genetici e ambientali rivestono un ruolo importante nella suscettibilità alla malattia, tuttavia, la sclerosi multipla non è una malattia genetica ereditaria. La diagnosi si basa su criteri clinici e radiologici. In alcuni casi possono essere necessarie la puntura lombare e altre indagini non invasive. Le ricadute invalidanti sono trattate con dosi elevate di corticosteroidi endovena. Per trattare la malattia possono essere utilizzati anche altri farmaci, a seconda della sintomatologia, come ad esempio tremore e/o spasticità.

Lo show teatrale di Antonella Ferrari intitolato “Più forte del destino. Tra camici e paillette. La mia lotta alla sclerosi multipla” andrà in scena martedì 10 marzo in Sardegna al Teatro Massimo di Cagliari e il 12 marzo sarà riproposto anche all’Officina di Milano. “Il mio spettacolo vuole dare un insegnamento forte, quello per cui la malattia, come tutte le difficoltà che il destino ci pone davanti, va affrontata per quello che è, come una sfida con noi stessi che possiamo vincere”.

Secondo l’attrice la difficoltà a convivere con questa malattia progressiva – molte volte vissuta come una gara ad ostacoli – può e deve diventare un’occasione di ricerca, per noi e per gli altri, di nuove occasioni e di nuove strade da percorrere. “Con le mie iniziative teatrali ho girato l’Italia raccontando la disabilità con inaspettata leggerezza e positività e gli spettatori hanno superato la loro reticenza e ho fatto arrivare un messaggio di normalità e speranza”.

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