Si è conclusa con la vittoria della trentenne Erica la finale più disastrata della storia di MasterChef Italia. Colpa dei soliti spoiler (quest’anno arrivati da Dagospia) e di un goffo autospoiler di Sky, che nella giornata di giovedì ha erroneamente reso disponibile la finale sul servizio On demand, seppure per un numero esiguo di abbonati. Un pasticcio che in realtà ha solo confermato anzitempo le indiscrezioni uscite due settimane fa.

Spoiler a parte (che, beninteso, vorrebbero danneggiare Sky ma in realtà danneggiano solo l’incolpevole pubblico), l’appuntamento finale con il talent culinario più famoso al mondo ha regalato le solite emozioni, tra piatti raffinatissimi e altri decisamente più caserecci. A contendersi i 100 mila euro e la possibilità di pubblicare un libro di ricette sono arrivati Erica, Alida e Lorenzo. Ed è proprio il macellaio veneto a dover abbandonare il campo per primo, dopo le prime due prove. La Mistery Box della finale prevedeva un ritorno agli esordi dei tre finalisti, che avevano a disposizione gli stessi ingredienti del provino che aveva permesso loro di entrare nella cucina di MasterChef. Una prova, servita a evidenziare i progressi compiuti dai tre, vinta da Erica con dei cappelletti forse poco chic ma sicuramente efficaci.

La trentenne ravennate ha poi potuto scegliere in cosa cimentarsi all’Invention Test, tra tre difficilissimi manicaretti presentati da altrettante donne chef: Erica ha scelto per sé le animelle con latte, limone e caffè, affidando a Lorenzo la difficilissima Minestra di mare, verdure e frutta di stagione e ad Alida una trota preparata in oliocottura. Minestra fatale per il giovane Lorenzo, che si è dovuto accontentare del terzo posto, lasciando spazio a una finale tutta al femminile.

E qui urge un inciso extraculinario: Erica e Alida hanno sicuramente dimostrato di essere più che capaci ai fornelli, ma non può essere solo un caso che all’ultimo atto siano arrivate le due persone con le storie personali più toccanti. La prima è una mamma single, mollata dal padre della piccola Emma e alla ricerca di un’affermazione per dimostrare a se stessa e al mondo di essere ancora in piedi; la seconda, invece, proprio grazie alla cucina ha risolto i suoi disturbi alimentari, arrivando a cucinare per 4-5 ore al giorno, tutti i giorni. Lacrime a fiumi sin dalla prima puntata, per un format che se in passato era sembrato troppo cattivo e cinico, stavolta ha fatto il giro completo trasformandosi in una puntata di C’è posta per te. Più cucina e meno piangina, per favore!

L’atto finale di questa quinta edizione di MasterChef Italia è stato il classico menu degustazione, preparato da Erica e Alida in due ore e mezza e sottoposto via via ai palati esigenti dei giudici Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo. Due approcci totalmente diversi alla cucina, ma forse anche alla vita. Prima ancora di vederle all’opera, lo si era intuito vedendo arrivare i rispettivi parenti. Per Alida, ecco spuntare il fidanzato fighetto, con tanto di mocassini senza calze e capello leccato, e la futura suocera impeccabile nell’abbigliamento e nel linguaggio. Per Erica, invece, arrivano i ruspantissimi genitori romagnoli: dialetto, abbigliamento decisamente più informale e una genuinità travolgente. Più che una finale di MasterChef, sembra la versione televisiva della lotta di classe.

Altra differenza enorme, i menu presentati. Il menu di Alida (chiamato “Equilibrio e sinestesie) è un susseguirsi di finezze culinarie e sperimentazioni sin troppo spinte, mentre Erica risponde con “Niente è facile, ma tutto è possibile”, ispirato alle materie prime e alle ricette della Romagna. Due mondi distinti e distanti a confronto, con i giudici che alla fine preferiscono Erica e il suo attaccamento alle radici. Tra i giudici, sembra Antonino Cannavacciuolo il più accanito tifoso della trentenne ravennate, a riprova che lo chef di Villa Crespi è, tra i quattro, quello che maggiormente preferisce una cucina della tradizione, senza troppe sovrastrutture.

La povera Alida, in realtà, si aspettava di trionfare grazie al suo approccio chic. Lo si è capito al momento della proclamazione, con una espressione di delusione e sorpresa che faceva quasi tenerezza. Quasi, appunto, perché la sicumera della giovane piemontese andava “punita”.

La quinta edizione di MasterChef Italia ha dunque chiuso i battenti, anche se già sono aperti i casting per la sesta stagione. Resta qualche mese di tempo per aggiustare il tiro, correggere le cose che quest’anno hanno funzionato meno (cuochi amatoriali in gara e forse persino la giuria) e magari inventarsi qualcosa anche per evitare fastidiosissimi spoiler anche il prossimo anno. Niente diretta, per carità, visto che l’unica volta che ci avevano provato (finale di MasterChef 3) era andata malissimo.

Più di un milione e seicento mila spettatori per la finale di MasterChef Italia. Record assoluto nella storia di SkyUno. Grazie a tutti voi.

Pubblicato da Chef Carlo Cracco su Venerdì 4 marzo 2016

Sul fronte dei numeri, dalle parti di Sky hanno più di qualche motivo per festeggiare. La finale di MasterChef 5, infatti, ha ottenuto 1.623.000 spettatori, per uno share del 5,8% (+11,6% rispetto alla finale dello scorso anno).

Un risultato clamoroso, considerando che stiamo parlando di un canale pay sul satellite, che permette a SkyUno di superare RaiDue e La7 per share e spettatori, RaiTre e Rete4 in valori assoluti, arrivando a un soffio anche da Italia1. Un dato che conferma l’andamento più che positivo, almeno sul fronte degli ascolti, di questa quinta edizione del cooking show di Sky.

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