La via del Lido di Castel Porziano, che collega Roma a Ostia, è una delle strade più pericolose del Lazio: manca l’illuminazione, non ci sono i guard rail. Nell’ultimo periodo ci sono stati 15 incidenti di cui otto mortali. In uno di questi è morta Federica Monti, 21 anni. Alla guida dell’auto su cui viaggiava, dopo una serata in discoteca, c’era un ragazzo, Gabriele, che poi è risultato positivo ai test di alcol e droga. “Perdere un figlio è la cosa più atroce che possa esistere”, dice il padre che spiega: “Prima c’era tanta rabbia, ora c’è solo rassegnazione”. Il conducente è stato punito con 400 euro di multa, sospensione della patente per due anni e 18 mesi di reclusione con pena sospesa. A Pomezia è molto conosciuto, ma fuori dal bar dove va sempre pare che nessuno sappia chi sia. “Si meriterebbe l’ergastolo”, dice un suo coetaneo, “ma abbiamo già perso una vita, possiamo perdere anche quella di un altro giovane?”. Lo stesso vale anche per i rom che a fine maggio hanno investito una donna a Battistini? “No, c’è differenza”. Intanto il 2 marzo, l’omicidio stradale da oggi diventa un reato a sé. Con l’approvazione della legge esisteranno tre varianti dell’omicidio stradale