Tredici tonnellate di amianto in un’azienda riconducibile alla famiglia Bin Landen. E’ quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Sarzana (in provincia di La Spezia), che hanno sequestrato un’area industriale di 20mila metri quadrati. Nei guai sono finiti gli amministratori della Mg, azienda che opera nel settore del marmo con sede a Carrara e proprietaria del sito. Sono Mohamed Idriss, siriano, e il libanese George Camill Saade, amministratore di una società di diritto cipriota, la Cpc Marble & Granite Ltd, che fa capo alla galassia delle società Bin Laden. Entrambi gli imprenditori sono stati segnalati alla Procura per omissione di lavori in edifici o costruzioni in stato di abbandono e per abbandono e deposito di rifiuti pericolosi. L’area era da anni abbandonata. Il complesso, costruito tra gli anni ’80 e ’90, era stato in passato utilizzato per la lavorazione del marmo, e nel 2012 era stato incluso nella fusione societaria con una azienda di Carrara dedita al commercio di marmo. Il materiale di rivestimento del capannone principale, composto di eternit, ha iniziato a sgretolarsi. Il sindaco di Castelnuovo ha emesso un’ordinanza contro la società di Carrara per obbligarla a mettere in sicurezza l’area entro 30 giorni. Oltre al complesso industriale la Gdf ha sequestrato 2 immobili, un ingente quantitativo di lastre frantumate della tettoia del capannone, circa 10 tonnellate di marmo e altri beni aziendali per circa 40 tonnellate

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