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Se mai ne avessimo sentito il bisogno, è uscito un nuovo – si fa per dire – studio sulle donne intelligenti o single (secondo loro si equiparano). Le cavie di genere maschile e di genere femminile sono state sottoposte a test di matematica e di lingua inglese e, guarda caso, dopo aver scoperto che alcune donne li avevano superati nei test e avevano un quoziente intellettivo più alto, la stragrande maggioranza degli “omini” ha inziato a trovarle meno interessanti di prima. Lo studio, pubblicato sul Personality and Social Psychology Bulletin, è solo l’ultimo di una lunga serie che cerca di spiegare quello strano fenomeno delle donne single che sì, sono belle, intelligenti, in gamba, ma ahimè, non trovano uno straccio d’uomo con cui accoppiarsi. Una specie di contrappasso per quelle stupidine o un po’ racchie che, invece, “riescono” a sposarsi e a sfornare pargoli a gogò. Mi piacerebbe sapere il vostro parere, intanto, per quanto possa interessare, espongo il mio: ahhhhhhhhhhhh!

Proprio così: ahhhhhhhhhh!

Sinceramente non ne posso più di questi stereotipi:

– se sei bella, sei scema;

– se sei dedita al lavoro sarai destinata a rimanere sola;

– se metti le Louboutin ai piedi e il Borsalino in testa sei una stupida superficiale consumistica.

Nell’era della globalizzazione, dopo l’avvento dei social, passando per la caduta del muro di Berlino e arrivando alla società liquida, ha ancora senso stilare queste griglie?

Siamo tutto e il contrario di tutto, facciamo conferenze intercontinentali stando sul divano di casa, nello stesso giorno possiamo andare nell’emisfero opposto e ritornare, compriamo una borsa a Dubai mentre siamo in riunione a New York. Davvero esistono ancora gli stereotipi?

Certo, ci fa ancora “comodo” pensare che una ragazza bellissima sia stupida, che una grande manager è sola e quando torna a casa si sentirà triste; che una donna “Versace”  sia una veniale consumistica.

Ad essere onesta con me stessa, mi sorge un dubbio: non è che l’inconscio collettivo abbia creato questi stereotipi solo per sentirsi rassicurato? Un po’ come la volpe e l’uva, con la differenza che la volpe non morirà di fame ma noi potremo morire di invidia. O di solitudine.

Ps. Ed io che sono ambiziosa come poche, corro il rischio di essere zitella.

 

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