Un tribunale del Missouri ha ordinato alla multinazionale americana Johnson & Johnson di pagare 72 milioni di dollari, 10 milioni di risarcimento e 62 milioni di danni extra, alla famiglia di una donna morta di cancro. Jackie Fox di 62 anni, di Birmingham, in Alabama, è morta l’anno scorso di tumore alle ovaie, patologia che è stata attribuita all’uso per decenni dei due prodotti Baby Powder e Shower to Shower della Johnson & Johnson. La multinazionale sta affrontando altre 1.200 cause legali negli Stati Uniti da parte dei clienti che affermano di non essere stati avvertiti dei rischi. Questo verdetto potrebbe aprire la porta dunque ad altri risarcimenti milionari.

Dopo il processo il capo della giuria Krista Smith ha dichiarato: “Era chiaro che stavano nascondendo qualcosa, tutto quello che dovevano fare era mettere un’etichetta di avvertimento”.

La portavoce della Johnson & Johnson Carol Goodrich ha invece difeso l’azienda: “Non abbiamo responsabilità più grande che la salute e la sicurezza dei consumatori e siamo delusi dall’esito del processo. Siamo vicini alla famiglia Fox ma crediamo fermamente che decenni di prove scientifiche supportano il fatto che il talco è sicuro”.

La sentenza rischia di rivelarsi controversa, perché la maggior parte degli esperti di cancro ritiene che il collegamento tra talco e tumore non sia stato provato e che sia improbabile la presenza di amianto visto che dal 1970 è vietato in tutti i prodotti contenti talco.

“Se qualcosa provoca veramente il cancro, ci si aspetterebbe che le persone che ne sono più esposte dovrebbero avere un rischio più elevato di averlo”, ha affermato Cancer Research UK sul sito web. “Per esempio, più si fuma, più alto sarà il rischio di avere un cancro ai polmoni. Ma la maggior parte degli studi non hanno trovato una relazione simile per uso talco e cancro ovarico “.

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