“Gravi irregolarità nel sistema dei controlli interni”. La Corte dei conti della Sardegna ha scritto questo all’amministrazione comunale di Assemini, alle porte di Cagliari, e Mario Puddu, sindaco del Movimento 5 Stelle. La sferzata si legge in una relazione di qualche mese fa, seguita da due delibere della Sezione di controllo – presieduta da Francesco Petronio. C’è il punto contabile e si ipotizzano delle conseguenze, ossia possibili multe. Per questo si ordina “la remissione degli atti al Presidente della Corte per l’irrogazione della sanzione pecuniaria agli amministratori responsabili”.

I rilievi riguardano due anni: il 2014 e il 2013 (di cui solo l’ultimo semestre è a guida 5 stelle). Il rilievo principale riguarda: “numerose carenze nei controlli”. Pecche che non sono state modificate nel biennio. Tutto ciò, si legge ancora, è in “aperto contrasto” con il Tuel, Testo unico enti locali, e “inficia la validità degli atti adottati”. Nel dettaglio del documento: “Non è stato effettuato il controllo di regolarità amministrativa successivo; non è stato effettuato il controllo di gestione; il controllo sugli equilibri finanziari è stato svolto solo dal responsabile del Servizio finanziario, senza il coinvolgimento degli organi di governo, del segretario e dei responsabili dei servizi”. E scendendo ancora più nello specifico: per il 2014 alcune determinazioni di spesa sono sprovviste del visto attestante la copertura finanziaria. Non sono poi passate inosservate le mancate risposte da parte dell’amministrazione: non è arrivata nessuna controdeduzione, dopo il sollecito del magistrato istruttore. A cui si aggiunge l’assenza dei rappresentanti all’adunanza pubblica dello scorso 10 dicembre.

La denuncia delle tre ex
Non hanno dubbi le tre consigliere di Assemini Libera, espulse dal Movimento 5 Stelle quasi un anno fa. In una nota attaccano ancora il primo cittadino. Così scrivono Irene PirasRita Piano e Stefania Frau : “Nonostante i continui richiami ufficiali, accertamenti e raccomandazioni il sindaco è riuscito in qualcosa di nuovo: si è fatto addebitare un provvedimento che nessuno in Sardegna parrebbe aver ancora ricevuto, a tutt’oggi. Il silenzio ai richiami della gerarchia amministrativa rivela l’arrogante indifferenza dei portavoce Cinque Stelle, i quali hanno ritenuto di non dover render conto del proprio operato neppure a un organo così autorevole”. Da qui la preoccupazione delle tre che si chiedono “se e quanti atti prodotti nel periodo analizzato verranno annullati, e con quali ricadute sui cittadini”. Nonché reclamano una verifica sul 2015.

La replica social del sindaco
 Il sindaco Puddu in una nota sul suo profilo pubblico di Facebook dà “Chiarimenti sulla vicenda della Corte dei Conti”. Subito una risposta “ai detrattori” in terza persona: “Mario Puddu non ha creato nessun danno alle casse comunali”. Poi il nodo sulle responsabilità: “La legge a chi attribuisce il compito di eseguire questi controlli? Forse al sindaco? Assolutamente no! Ci mancherebbe pure che il sindaco avesse il potere e il dovere di controllare se un atto è fatto correttamente o no: il controllo interno è un compito che esercitano il segretario comunale, i funzionari responsabili e due organismi tecnici chiamati “nucleo di valutazione” e “revisori dei conti”.  Ad ogni modo Puddu è il rappresentante legale del Comune. E il mancato confronto con la Corte dei conti? Solo un intoppo: “Purtroppo – scrive ancora – a quell’incontro non abbiamo potuto partecipare, non certo per una nostra presa di posizione ma per un difetto di comunicazione tra uffici comunali e Amministrazione causato dalla recente nomina del nuovo segretario comunale e dei nuovi revisori dei conti”. E infine, al di là del protocollo istituzionale: “Seppure non previsto dalla prassi, con senso di responsabilità, mi sono premurato di chiedere al presidente della Corte dei conti un incontro, che avverrà la settimana prossima, per chiarire l’accaduto e fornire delle doverose spiegazioni”.

Foto dal profilo Facebook

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