“La riforma del Senato influirà su efficienza e velocità delle decisioni”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rompe il silenzio e rispondendo ad alcune domande degli studenti alla Columbia university di New York si schiera sul fronte del sì in vista del referendum sull’abolizione di Palazzo Madama. Ma non solo, alla domanda se il Parlamento eletto con il Porcellum sia illegittimo risponde: “Io facevo parte della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale, ma valeva per il futuro”. Troppi indagati tra gli eletti? “No, sono solo eccezioni”.

Il Capo dello Stato sull’argomento riforme del governo Renzi non si era mai espresso pubblicamente. Il suo intervento arriva a pochi mesi dal referendum consultivo con cui gli italiani dovranno esprimere la loro opinione sul ddl Boschi approvato dal Parlamento. Per la prima volta Mattarella si espone: “La riforma del Senato”, ha detto, “influirà sulla capacita di governare i problemi quando nascono e non dopo”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha più volte dichiarato: “Se vincesse il no all’abolizione del Senato vorrebbe dire che ho fallito“. Il Capo dello Stato ha anche parlato positivamente della situazione in Italia: “Le riforme in atto nel nostro Paese, da quella del Senato a quella fiscale sono passi che stanno consentendo un significativo recupero di efficienza e di competitività per il nostro Paese, la cui economia, non a caso, è tornata a crescere nel 2015 e, secondo le previsioni più attendibili, consoliderà questa dinamica positiva nel 2016″. Nel discorso di fine anno Mattarella aveva invece espresso preoccupazione per la disoccupazione dei giovani e delle donne in Italia.

Gli studenti della Columbia university hanno chiesto anche l’opinione di Mattarella “sull’alto numero di indagati tra i parlamentari italiani” e sul fatto che il Parlamento sia stato eletto con una legge poi giudicata incostituzionale: “Preciso un piccolo particolare: non mi risulta che ‘molti’ parlamentari sono indagati. Ce ne sono solo alcuni, sono delle eccezioni”. E ha concluso: “E’ vero che il Parlamento è stato eletto attraverso una legge elettorale (Porcellum) poi dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale. Io ne facevo parte e naturalmente abbiamo scritto che la pronuncia non inficiava la legislatura in corso, come si fa sempre, ma valeva per il futuro”.

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