Il presidente della Corte Costituzionale Alessandro Criscuolo annuncia le proprie dimissioni dall’incarico. Resterà alla Corte come giudice sino alla fine del mandato. Le dimissioni, che verranno presentate alla Corte la prossima settimana, sono determinate esclusivamente da motivi di origine familiare. Il giudice Criscuolo ha parlato stamattina annunciando la propria decisione al presidente del Senato Pietro Grasso, alla presidente della Camera Laura Boldrini e con il presidente del Consiglio. Nel pomeriggio ci sarà un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nato a Napoli il 15 luglio 1937, Alessandro Criscuolo, eletto oggi presidente della Corte costituzionale, proviene dalle fila della Cassazione e fu eletto giudice costituzionale il 28 ottobre 2008. Nominato uditore giudiziario nel 1964, fu destinato prima alla pretura di Pomigliano d’Arco, poi a quella di Napoli, dove esercitò funzioni di giudice del lavoro e poi di giudice addetto alla prima sezione civile e al gabinetto del pretore dirigente.

Trasferito nel 1975 al tribunale di Napoli, fu giudice istruttore penale fino al gennaio 1981 e poi fu destinato alla I sezione civile. Nell’87 fu trasferito alla corte d’appello di Napoli. Nel luglio 1990 fu eletto al Csm. Rientrato in ruolo, fu nominato consigliere di Cassazione e destinato alla I sezione civile. Nel giugno 2005 assunse funzioni di presidente di sezione. In tali funzioni è stato per circa otto mesi presidente titolare della VI sezione penale e dal gennaio 2007 della I sezione civile. Eletto più volte al comitato direttivo centrale dell’Anm, è stato presidente dell’associazione per tre anni e mezzo, dall’84 all’88. Ha pubblicato numerosi volumi a carattere scientifico ed è stato estensore di importanti sentenze in materia di diritto di famiglia, diritto societario e fallimentare e diritto comunitario.

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