Ci vuole coraggio per cambiare i connotati alla propria bestseller, e Kia lo ha fatto con la nuova Sportage. In realtà di profilo le due generazioni si somigliano molto, così come a livello meccanico e di motori, ma la quarta generazione della Suv coreana cambia profondamente là dove il grande pubblico guarda di più, cioè sul frontale. Il muso diventa più aggressivo e personale con una grande bocca aperta e i gruppi ottici spostati in alto, verso il parabrezza. Una scelta doppiamente coraggiosa, se è vero che per i clienti del modello precedente la prima ragione d’acquisto è il design. Dopo l’exploit della terza generazione – che risale solo al 2010 – la Casa coreana ha deciso che ora che il modello è conosciuto ed apprezzato, era il momento giusto per fare un passo in più a livello estetico.

Un netto cambiamento, questa volta in termini di qualità, si percepisce anche all’interno. La nuova Sportage ha un abitacolo ben rifinito, gradevole per l’accostamento dei materiali, con comandi disposti in maniera più razionale. I coreani del gruppo Hyundai sono molto bravi ad apprendere dai concorrenti e a migliorare le proprie auto di generazione in generazione, rinnovandoli con una rapidità sorprendente. Chi pensa ancora che le coreane siano macchine “povere” deve ricredersi. Anche sul prezzo, in realtà: il listino va dai 21.000 euro dalla versione 1.6 benzina in versione base ai 35.250 euro di quella turbodiesel automatica con trazione integrale.

Ma è un listino tutto sommato adeguato, perché la Sportage non ha niente da invidiare alle concorrenti: è un’auto molto confortevole, facile da guidare, a tratti persino sportiva, con uno sterzo sufficientemente corposo, un motore sempre pronto e fluido nell’erogazione – abbiamo provato la 2.0 turbodiesel con cambio automatico – e un abitacolo spaziosissimo. I passeggeri posteriori possono muovere le gambe in grande libertà. A proposito, a dimostrazione che questa è un’auto da famiglia, la Sportage riserva un trattamento d’eccellenza a chi siede dietro, con sedili dal morbido schienale reclinabile, bocchette dell’aria condizionata e porte Usb dedicate.

La Kia ripone grandi aspettative nel modello, che dovrebbe permettere al marchio coreano di raggiungere la quota di mercato del 3% in Italia nel 2018, partendo da 2,5% del 2015. Allo scopo contribuiranno anche le altre novità attese per il 2016, ossia la grande berlina Optima, che sarà anche ibrida plug-in, e il nuovo piccolo crossover Niro, spinto da una motorizzazione ibrida composta da un 1.6 a benzina e da un’unità elettrica.

Kia Sportage 2016 – la scheda

Il modello: è la quarta generazione della Suv compatta della Kia. Già ordinabile, sarà presentata nelle concessionarie durante la settimana di porte aperte dal 15 al 21 febbraio
Dimensioni: lunghezza 4,48 metri, larghezza 1,89, altezza 1,65, passo 2,67
Motori: 1.6 CGI da 132 CV, 1.6 T-GDI da 177 CV; turbodiesel 1.7 CRDI da 115 CV, 2.0 CRDI da 136 e 185 CV. Una variante a Gpl potrebbe arrivare a fine anno
Consumi omologati nel ciclo misto: da 6,7 a 7,5 litri/100 km per i benzina, da 4,7 a 5,9 per i diesel
Emissioni di CO2: da 124 a 175 g/km, a seconda della versione
Prezzi: da 21.000 a 35.250 euro
Ci piace: disponibilità di dispositivi elettronici di sicurezza; confort di marcia; spaziosità dell’abitacolo
Non ci piace: qualche fruscio aerodinamico di troppo quando si viaggia in autostrada

Articolo Precedente

Toyota Rav4 Hybrid, la prova del Fatto.it – Un motore elettrico (o due) per la più potente

next
Articolo Successivo

Ford Focus RS, la prova del Fatto.it – Il luna park? C’è chi se lo compra – Foto e video

next