“La posizione del M5S sul ddl Cirinnà? Affrontare un testo che può cambiare emendamento per emendamento avrebbe portato ad una votazione falsata. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno preferito, siccome non c’era la possibilità di un dibattito ampio, lasciare la libertà di coscienza non è come dite voi che Grillo e Casaleggio decidono per noi portavoce”. Intanto una nuova polemica, questa volta che riguarda le prossime candidature per le amministrative per il Comune di Roma, tocca il M5S: “Multa 150mila euro per chi dissente? Non è un boomerang, ma una prova di coerenza – afferma la Lombardi – è per evitare di imbarcare persone che usino il Comune di Roma per proprio personale trampolino per una carriera politica – e conclude – chi vuol far questo si candidi nel Pd

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Elezioni Roma, M5s difende il decalogo: “I traditori li lasciamo al Pd. Astenersi perditempo”

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