“Voteremo a favore del ddl Unioni civili anche se viene stralciata la stepchild adoption”. Dopo il cambio di linea di Beppe Grillo e l’annuncio che i suoi voteranno secondo coscienza, il senatore Nicola Morra intervistato dal Gr2 assicura che i grillini si esprimeranno a favore del provvedimento. Un sì che arriverà anche se dovesse saltare la parte più controversa della legge, ovvero quella che riguarda l’adozione del figlio del partner che spesso viene confusa con le adozioni gay pur non avendoci niente in comune. “Voglio vedere”, ha concluso Morra, “effettivamente chi voterà contro la stepchild adoption. Si stanno facendo tante previsioni e potrebbero anche essere sbagliate”. I voti dei grillini al Senato al netto delle espulsioni sono 35: secondo le ultime indiscrezioni sono 3 i parlamentari che potrebbero esprimersi contro al provvedimento (Puglia, Bertorotta e Blundo) a cui aggiungere due assenze per gravidanza (Lezzi e Serra).

L’annuncio del leader del Movimento 5 stelle arrivato via blog ha lasciato tutti un po’ di sorpresa. Le Unioni civili erano state infatti approvate dagli iscritti in rete a fine 2014 e grazie ai voti dei senatori grillini il testo è potuto passare ai vari voti in commissione. Fino a pochi giorni fa, gli stessi M5s ripetevano come un ritornello che loro ci stavano a votare sì a patto che non si cambiasse il testo di riferimento: “Votiamo il ddl solo se non cambia sulla stepchild adoption“, aveva detto il capogruppo Mario Giarrusso. Oggi tutto cambia. La maggior parte dei parlamentari in rete si è esposta dicendo che “voterà sì” e che la linea nei fatti non cambierà. Di fatto però, tra voti segreti e ripensamenti, tutto viene rimesso in discussione.

C’è ad esempio la posizione della deputata Tiziana Ciprini che in un’intervista ad Avvenire ha auspicato lo stralcio dell’articolo 5 sulla stepchild adoption: “Assolutamente sì. Perché fa da apripista a una pratica che mette i brividi come quella dell’utero in affitto. Si deve immaginare un percorso diverso (sulle adozioni, ndr), magari una legge ad hoc. L’importante è che restino ben distinte dalle unioni civili”.

 

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