Le stesse menti che dalla Siria hanno ideato gli attentati di Parigi stavano programmando un attentato a Berlino. L’obiettivo era il Checkpoint Charlie, simbolo della divisione tra est e ovest negli anni della guerra fredda e oggi importante meta turistica. Per questo la polizia tedesca ha effettuato alcuni blitz che hanno portato all’arresto di tre sospetti. Lo riferisce il Tagesspiegel in uscita domani.

Il giornale cita fonti dei servizi di sicurezza. In precedenza Bild aveva rivelato che l’obiettivo poteva essere l’Alexanderplatz di Berlino. Le indiscrezioni sono state confermate anche da Martin Steltner, portavoce della procura della capitale tedesca, che ha parlato alla Dpa di “un possibile piano per un attentato in Germania, in particolare a Berlino”.

Dietro l’attacco sventato c’era, secondo il Tagesspiegel, lo stesso gruppo dirigente dell’Isis che ha pianificato la strage dello scorso 13 novembre. I raid condotti a Hannover, Berlino e Attendorn, nel NordReno Westfalia, hanno portato all’arresto di una donna e di due algerini, uno in un centro di registrazione per migranti a Attendorn, l’altro a Berlino e di una donna. Altri due sospetti sono ricercati. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati computer, cellulari e altro materiale. Una delle persone indagate è ricercato anche dall’autorità algerine perché ritenuto un componente di un gruppo estremista.

Checkpoint Charlie era il più famoso posto di blocco delle forze alleate tra Berlino est e Berlino ovest dal 1961 fino al 1990. La struttura dell’ex posto di blocco, attraverso il quale era consentito il passaggio nella Ddr a stranieri, diplomatici e membri delle forze armate, è stata smantellata e sostituita da una riproduzione dell’antica guardiola e del cartello in 4 lingue, inglese, russo, francese e tedesco, ‘You are now leaving the american sector’. Simbolo della divisione del mondo durante la guerra fredda, Checkpoint Charlie è una meta turistica privilegiata a Berlino.

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