Il virus Zika è un’emergenza internazionale di salute pubblica“, come furono l’Ebola e la Polio nel 2014. A stabilirlo è stata l’Organizzazione mondiale della sanità al termine di una riunione della Commissione istituita ad hoc per analizzare il caso. Gli esperti hanno precisato che “Zika resta una minaccia molto meno preoccupante delle altre, ma la dichiarazione è dovuta solo al legame, peraltro per ora solo presunto, con la “microcefalia”. Per questo l’Oms chiede che si faccia chiarezza sul legame, “possibile” ma “non ancora scientificamente provato”, tra il virus Zika e i casi dei neonati nati con la malformazione. Ma anche che si proceda con una campagna di informazione per le donne in età fertile, specie quelle in gravidanza, sui sistemi per ridurre il rischio di contrarre il virus.

“Gli esperti – ha spiegato il direttore generale Margaret Chan, come riportato dall’agenzia Ansa– sono stati d’accordo nell’affermare che la relazione causale tra l’infezione da virus Zika in gravidanza e la microcefalia è ‘fortemente sospetta’, anche se non è ancora scientificamente provata”. Il comitato, ha aggiunto Chan, non ritiene al momento che ci siano le condizioni per chiedere restrizioni nei viaggi o nei commerci per prevenire la diffusione del virus. Lo Zika virus da solo non sarebbe stato definito un’emergenza – ha sottolineato David Heymann, a capo della commissione – perché per quanto ne sappiamo non causa condizioni cliniche gravi. E’ solo per questo possibile legame con la microcefalia che abbiamo deciso di dichiararla emergenza internazionale, ma non sappiamo quanto ci vorrà per trovare il link”.

Heymann ha ricordato, scrive ancora l’Ansa, che al momento per le donne in gravidanza sono sconsigliati i viaggi nei paesi colpiti. Al momento la strategia che l’Oms metterà in campo insieme alle istituzioni locali, utilizzando per la prima volta il fondo per le emergenze istituito dopo l’epidemia di Ebola, consisterà nella distribuzione di materiale protettivo e counseling alle donne in gravidanza, a una stretta sorveglianza nei paesi colpiti anche per verificare l’effettivo legame tra virus e microcefalia, e a un impulso alla ricerca per trovare un test rapido e, in un secondo momento, un vaccino e una cura. La dichiarazione di emergenza internazionale, ha precisato Chan, servirà proprio ad avere uno sforzo coordinato in queste direzioni.

Intanto in Brasile la presidente della Repubblica Dilma Rousseff ha firmato una misura provvisoria che autorizza l’accesso forzoso agli immobili in presenza di potenziali focolai larvali di ‘Aedes aegypti’, la zanzara responsabile per la trasmissione del virus. In base al provvedimento – pubblicato oggi sulla locale gazzetta ufficiale – in caso di “imminente pericolo per la salute pubblica” agenti sanitari potranno entrare in edifici pubblici e privati quando abbandonati o in assenza di persone che possano autorizzarne l’ingresso.

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