Il gup del Tribunale di Lecce ha assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di abuso d’ufficio il magistrato barese Giuseppe Scelsi. Il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, aveva chiesto la condanna a 16 mesi di reclusione per l’ex pm della Procura di Bari, ora in servizio presso la Procura generale del capoluogo pugliese. Il processo si è svolto con rito abbreviato.

La vicenda contestata all’ex pm Scelsi riguarda intercettazioni telefoniche disposte d’urgenza dal pm per danneggiare – secondo l’accusa – la collega Desirèe Digeronimo che assieme a lui conduceva indagini sulla sanità pugliese e che aveva intercettato casualmente il fratello di Scelsi, Michele, medico, mentre questi parlava con l’allora assessore pugliese alla Sanità Alberto Tedesco, indagato dalla Digeronimo.

Scelsi – secondo l’accusa – temendo che in base a questa intercettazione Digeronimo potesse sottrargli un’altra indagine sulla sanità, intercettò con decreto d’urgenza i telefoni di Paola D’Aprile che – secondo i pm salentini – sapeva amica di Digeronimo, affinché potesse risultare il rapporto di amicizia e la collega fosse costretta ad astenersi dal fascicolo a carico di Tedesco. Digeronimo e D’aprile erano parte civile nel processo a carico di Scelsi: la prima aveva chiesto un risarcimento danni di 250mila euro, D’Aprile un milione di euro. Le richieste sono state respinte.

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