Una pagina di storia dimenticata, rimasta nell’ombra per molti anni, ma in grado di mettere in discussione, almeno per una volta, i ruoli dei vincitori e dei vinti. È la vicenda dei Seminole, tribù di indiani d’America, l’unica a non essersi mai arresa davanti all’esercito statunitense e a non aver mai concluso trattati. Il racconto di questa comunità, trascurato dai libri e da Hollywood abituato a rappresentare indiani sconfitti, è al centro del nuovo lavoro di Dario Fo. Si chiama “Storia proibita dell’America”, è ispirato all’omonimo libro firmato dal premio Nobel, e debutterà in anteprima nazionale al Teatro Duse di Bologna, venerdì 29 e domenica 31 gennaio 2016.

Lo spettacolo è interpretato e diretto da Dario Fo, ed è parte di un progetto più ampio, un lungo lavoro di ricerca collettivo, promosso dal figlio Jacopo Fo, e portato avanti per anni da un gruppo che include ricercatori, studiosi e storici. Sono stati raccolti, anche grazie ad alcune trasferte in Florida, documenti, immagini e interviste. Materiali che già nel 2010 erano diventati il punto di partenza per una 4 giorni di discussione collettiva, musica e teatro a Perugia, e dai quali sono nati poi il libro “Storia proibita dell’America” (in libreria da novembre del 2015) e oggi anche un lavoro teatrale.

Al Duse, quindi, Dario Fo aprirà una finestra sulla vita di questo gruppo di nativi. Una popolazione insediata nella Florida meridionale, con una società matriarcale, pacifica, e nemica della schiavitù. In maggioranza con antenati pescatori e contadini. “Un’incredibile storia di resistenza umana e comunitaria lunga secoli, dai primi insediamenti in Florida allo sbarco dei conquistadores spagnoli, alle battaglie contro le truppe inglesi e poi statunitensi, scritta come un romanzo da un grande ribelle del nostro tempo”. Il racconto inizia molti secoli fa e conduce fino all’America contemporanea: oggi i Seminole hanno ottenuto dagli Stati Uniti la sovranità sui loro territori, vivono soprattutto grazie alla vendita del tabacco, al turismo, ai casinò e sono proprietari della storica catena degli Hard Rock Cafè.

I protagonisti di “Storia proibita dell’America” sono personaggi leggendari, che sembrano usciti da un romanzo. C’è John Horse, un nero scatenato capace di ingannare e truffare i bianchi e di arruolare alla causa del suo popolo gli schiavi delle piantagioni dando vita a comizi-spettacolo. E poi Mae Tiger, condottiera meticcia, una delle protagoniste femminili della resistenza dei Seminole, e James Billie, veterano del Vietnam che, al ritorno in patria, è costretto ad affrontare il nemico più insidioso, la droga, venduta ai giovani indiani dai narcotrafficanti. Per difendere la sua gente, organizzerà un attacco di massa ai signori della droga, sequestrando loro armi, automobili e blindati.

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