Mario Greco lascia le Generali per tornare a Zurich. Il manager che era stato chiamato alla guida del Leone di Trieste nel 2012 dopo lo strappo degli azionisti con Giovanni Perissinotto, sarebbe a sua volta arrivato alle corde con i soci di controllo della compagnia e, in particolare, con  il primo azionista Mediobanca.

L’eventualità era nell’aria da mesi e, dopo le indiscrezioni circolate nel pomeriggio, è stata confermata dalla stessa compagnia che in una nota ha riferito che Greco ha informato il presidente Gabriele Galateri della sua “indisponibilità ad un altro mandato come amministratore delegato” alla scadenza di quello attuale, prevista con l’assemblea di bilancio. Il manager ha inoltre manifestato la piena disponibilità a continuare a operare nella pienezza delle sue funzioni e nell’interesse delle Generali fino al termine dell’attuale mandato. Il presidente convocherà a breve il cda per una riunione informativa.

Poco dopo è arrivata anche la conferma di Zurich che ha annunciato la nomina di Greco alla guida del gruppo svizzero dove era stato Ceo General Insurance per cinque anni fino al 2012. Il manager assumerà l’incarico dal primo maggio succedendo così a Tom de Swaan, che aveva assunto l’incarico ad interim dopo le dimissioni di Martin Senn a dicembre. “Siamo lieti di dare il benvenuto a Mario Greco a Zurich dopo il suo incarico di successo a Generali”, ha dichiarato de Swaan. “Mario offre una combinazione rara di spirito imprenditoriale – ha aggiuto -, una profonda conoscenza dell’industria e una comprovata esperienza come ceo che blocca la nostra ricerca del prossimo capo di Zurich. La sua personale comprensione della nostra società e della nostra industria e la sua esperienza come leader ne fanno un candidato unico per l’incarico”.

Nel pomeriggio il tam tam di mercato aveva mandato in tilt il titolo della prima compagnia assicurativa italiana che ha ingranato la retro in Borsa arrivando a cedere il 4 per cento e ha poi chiuso in calo del 3,15% a 14,15 euro. Dall’arrivo di Greco a oggi le azioni del Leone hanno guadagnato oltre il 40 per cento. In tre anni e mezzo Greco ha ristrutturato le Generali: vendute tutte o quasi le partecipazioni non core, per un piano complessivo di dismissioni da 4 miliardi, il Leone è  tornato in buona sostanza a fare solo la compagnia d’assicurazione, a crescere all’estero, soprattutto in Europa dell’est ed a introdurre nuovi prodotti e tecnologie per seguire un mercato, che se non sta vivendo una trasformazione come quella delle banche, ma certo sta mutando pelle.

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