L’allarme è scattato intorno a mezzanotte e quaranta: un’inquilina di un palazzo sul lungotevere Flaminio (civico 70) ha chiamato i pompieri perché insospettita da “cigolii e strani rumori” ed è iniziata l’evacuazione. Intorno alle 3.30 sono crollati tre piani (quarto, quinto e sesto) davanti agli occhi dei proprietari degli appartamenti corsi in strada. Non ci sono né vittime né feriti.

I vigili del fuoco parlano di “crepe che si allargavano a vista d’occhio” e non escludono che possano esserci altri cedimenti. Quattro automobili, non spostate in tempo, hanno subito dei danni. Attualmente due squadre stanno monitorando l’evolversi della situazione e stanno continuando a lavorare per mantenere sicura l’area intorno alla palazzina. “Al momento del crollo non ho visto nulla”, ha detto Andrea Ciacchella, ingegnere civile e residente del palazzo, “c’era una grande nube, sembrava come le Torri Gemelle. Saranno state le 2 di notte, ma avevo perso la cognizione del tempo. I vigili del fuoco stavano per rientrare per un secondo sopralluogo, per fortuna non sono rientrati”.

In mattinata è stato chiuso al traffico il lungotevere Flaminio in seguito al crollo parziale di un palazzo pericolante in piazza G. Da Fabriano a Roma. La chiusura interessa il tratto che va da piazza Gentile da Fabriano Ponte a Ponte duca D’Aosta (Stadio Olimpico): l’area, fa sapere la polizia municipale, è stata interdetta alla circolazione veicolare e sono state istituite chiusure del tratto interessato. Per limitare il traffico, la polizia invita i cittadini a percorrere strade alternative.

Articolo Precedente

Giornalisti precari, la sala stampa annunciata da Lotti? C’è, ma non si vede

next
Articolo Successivo

Giuseppe Sala è un mezzo bugiardo: sul compenso all’archistar di Expo dimentica 500mila euro

next