“E come deve finire? All’italiana, no? Due giornate di squalifica e via…”. Non ha dubbi Roberto Mancini su quella che sarà la decisione del giudice sportivo, attesa per oggi, riguardo il provvedimento nei confronti di Maurizio Sarri, dopo le offese pronunciate dall’allenatore del Napoli alla fine della partita di Coppa Italia contro l’Inter. Intervistato da Repubblica il ct nerazzurro rompe il silenzio, durato 24 ore, sulla lite con il tecnico partenopeo: “Il problema non è che Sarri abbia offeso me: non mi sento toccato dai suoi insulti, figuriamoci” precisa Mancini, che aggiunge: “Lui in realtà ha offeso tante persone, tanti poveri ragazzi che in Italia o in altre parti del mondo vengono presi in giro, vengono derisi da gente che pronuncia certe paroline con tanta facilità… poi magari ogni tanto capita che qualcuno si suicidi perché non ce la fa più. Quante volte abbiamo letto di storie simili?”.

Mancini racconta che “all’estero c’è una sensibilità diversa su queste storie”  e sottolinea ancora una volta che “in altri Paesi, tipo in Inghilterra, un allenatore che pronunci parole simili contro un collega non metterebbe più piede in campo“. “E’ ora di finirla con certe offese” continua “quando ci sono persone che tutti i giorni le subiscono e soffrono e ci si rovinano la vita”. Come ricorda il tecnico la partita era stata tranquilla fino al 90′, nessuna protesta e nessuno screzio tra i due allenatori ma quei 9 minuti di recupero dati allo scadere del secondo tempo hanno scatenato le proteste del Ct interista, seguite dall’esplosione di insulti di Sarri. “Ha perso completamente il lume della ragione” commenta Mancini, secondo cui l’allenatore partenopeo “ha peggiorato tutto con quello che ha detto in tv”, che ha fatto scendere l’episodio a “un livello basso, ma veramente basso”.

Ma quello che lascia Mancini esterrefatto è il comportamento del guardalinee e del quarto uomo: “Mentre Sarri mi diceva “‘frocio’ e ‘finocchio'” “io gli facevo notare le offese e loro mi dicevano ‘lascia stare, dai‘”. Un comportamento che il tecnico dell’Inter non si spiega, seguito poi dalla decisione di espellere entrambi gli allenatori per gli ultimi minuti della partita. Mancini poi chiarisce alcune sue dichiarazioni post-partita: “Magari nella foga si è capito male: ho solo detto che se gli uomini fossero tutti come Sarri, allora sarei orgoglioso di essere gay. Quanto al resto, ovviamente rispetto tutti i gusti sessuali, però a me piacciono le donne, e solo quelle”. Infine lancia una frecciata al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, criticato da molti per essersi ancora espresso sulla vicenda: “Piuttosto le chiedo una cosa: dal Napoli non dicono niente? Il presidente del Napoli non ha nulla da dichiarare?”.

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Mancini-Sarri, due giornate di squalifica all’allenatore del Napoli per gli insulti. Il giudice: “Pesanti, ma non omofobi”

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