L’Antitrust ha sanzionato il gruppo Manutencoop con una multa di 48,5 milioni di euro. La decisione arriva dopo l’accertamento, da parte dell’Autorità garante della concorrenza, dell’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza che riguarda le società che gestiscono i servizi di pulizia nelle scuole nazionali. Accanto all’impresa di Zola Predosa, in provincia di Bologna, sono state sanzionate la Cns (Consorzio Nazionale Servizi società cooperativa), la Roma Multiservizi e la Kuadra, per un totale di 110 milioni di euro: le società sono accusate di aver formato una specie di cartello con l’obiettivo di bloccare la concorrenza all’interno della “gara comunitaria indetta da Consip nel 2012 per l’affidamento dei servizi di pulizia degli edifici scolastici”.

La gara in questione, bandita dalla centrale acquisti della pubblica amministrazione, riguardava un appalto suddiviso in 13 lotti del valore totale di circa 1,6 miliardi. Secondo l’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella “pur concorrendo formalmente in maniera autonoma il Cns e la consorziata Manutencoop Facility Management hanno concordato, d’intesa con le altre parti del procedimento, la rispettiva strategia per perseguire obiettivi condivisi e alterare così gli esiti della gara, anche avvalendosi di affidamenti in subappalto per la tutela delle rispettive posizioni di mercato”.

Il comportamento delle società, due delle quali sono i maggiori operatori del mercato, non solo ha condizionato l’esito del bando ma” ha annullato di fatto il reciproco confronto concorrenziale nello svolgimento della gara per spartirsi i lotti più appetibili e aggiudicarsene il numero massimo consentito”, spiega l’Antitrust, secondo cui “la collusione si è realizzata attraverso un utilizzo distorto dello strumento consortile”. L’istruttoria che ha portato alla decisione dell’Autorità garante è stata avviata il 15 ottobre 2014.

La Manutencoop Facility Management ha subito annunciato l’intenzione di presentare ricorso “sicura dell’assoluta correttezza dei propri comportamenti e certa di avere sempre tenuto condotte conformi alle regole del mercato” si legge nella nota diffusa dalla società, in cui “respinge in maniera decisa ogni accusa” e fa sapere che “impugnerà il provvedimento dinanzi al Tar del Lazio, presentando contestuale istanza cautelare per la sospensione del pagamento della sanzione”.

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