Ritorniamo alla vicenda del programma di fine anno di Raiuno (“L’anno che verrà”), andato in onda da Matera e che ha suscitato tante polemiche (il programma ha ottenuto un buon risultato di ascolto: 5.565mila ascoltatori e 31% di share). L’attenzione è però rivolta alla collaborazione fra la Rai e la Regione Basilicata. Secondo le notizie di stampa, la Regione avrebbe finanziato con un sostanzioso contributo la realizzazione del programma (si presume che siano stati coperti parte dei costi esterni di produzione). Il programma concorrente su Canale5 (“Capodanno con Gigi D’Alessio”, 2.840mila ascoltatori e 17% di share) è andato in onda da Bari e potrebbe aver ottenuto anch’esso il sostegno delle autorità locali.

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Queste forme di “collaborazione” fra gli enti locali e le principali emittenti sono piuttosto diffuse: oltre alle dirette di spettacoli, sono tanti i programmi incentrati sulle prerogative delle nostre regioni.

Queste iniziative sono vantaggiose soprattutto per le Tv. I network ottengono un contributo che compensa, in parte, la riduzione dei ricavi dalla pubblicità. Si avvantaggiano, nel frattempo, di location affascinanti, come nel caso di Matera (capitale europea della cultura), che fanno aumentare la spettacolarità del programma.

Per gli enti locali queste iniziative sono un onere, che dovrebbe essere compensato dalla promozione del territorio e dall’incremento del turismo e delle produzioni tipiche locali, anche se è difficile valutare i ritorni economici per il territorio rispetto alla certezza dei costi sostenuti.

Nella vicenda del programma di fine anno, si potrebbe mettere in discussione che la città di Matera abbia acquisito un maggiore prestigio rispetto a quello che ha già. Infatti, la città ha già un elevato credito a livello nazionale; si farebbe migliore servizio se questi programmi fossero rivolti a un pubblico internazionale.

A questo proposito ha ancora validità l’idea di creare un canale internazionale incentrato proprio sulle bellezze del nostro territorio, sui beni culturali, sul made in Italy, sull’Italian style in generale. Sono anni che si parla di questo progetto, senza alcun risultato. Anni fa, quando Berlusconi era a Palazzo Chigi, s’ipotizzò di realizzarlo con l’apporto di Rai e Mediaset. Non se ne fece nulla, e in questa vicenda il conflitto d’interessi giocò un ruolo decisivo in negativo, bloccando un’iniziativa invece più che positiva. Il progetto sarebbe da riprendere e la Rai dovrebbe essere la capofila (anche gli enti locali potrebbero dare un sostegno in vece dei finanziamenti di cui sopra).

Tutti i principali paesi hanno un canale internazionale; in genere si tratta di canali all news, incentrati sull’informazione. Nel nostro caso dovrebbe essere un canale, nelle lingue più diffuse nel mondo, sulle nostre bellezze (oltretutto s’incoraggerebbe il lavoro di tanti giovani e bravi documentaristi). La gestione dell’Expo di Milano potrebbe essere un riferimento per il progetto.

La città di Matera, la sua storia sarebbe così conosciuta nel mondo, come merita, più di quanto possa fare uno spettacolino di fine anno. Si preferisce che l’ente locale porti, dietro lauto compenso, le telecamere di un grande network nella piazza di una città per compiacere forse il potente politico del luogo? Si preferiscono le sterili polemiche sui quaranta secondi di anticipo del countdown di fine anno?

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