Controlli al confine per far fronte al flusso di migranti: dopo la Svezia, anche la Danimarca ha annunciato con effetto immediato che al confine con la Germania ritornerà la sorveglianza. Ad annunciarlo è stato il premier, Lars Loekke Rasmussen, secondo quanto riporta l’emittente televisiva danese Dr. Il governo tedesco non si è espresso direttamente sulla decisione dei due Stati, ma ha fatto sapere di voler spingere per una “soluzione europea”: “La zona di libera circolazione (l’area Schengen)”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri tedesco Martin Schaefer, “è in pericolo. La libertà di movimento è un principio importante, uno dei risultati più grandi (nell’Ue) negli ultimi anni”. La portavoce della Commissione Ue ha invece spiegato che Bruxelles esaminerà la misura adottata dal governo danese, alla luce della “proporzionalità” e la “necessità” di tali controlli. Il commissario europeo per gli affari interni, Dimitris Avramopoulos, ha avuto contatti preliminari con il governo danese, ma non si è ancora espresso.

Il portavoce del governo tedesco Seibert ha invece confermato che il primo ministro danese aveva informato telefonicamente la cancelliera della decisione di riattivare i controlli di confine e ha ribadito di non voler dare giudizi, giacché ogni Paese dell’Ue “sotto la propria responsabilità” può decidere misure di questo genere. “Ma la soluzione non verrà trovata ai confini nazionali fra il Paese A e il Paese B”, ha concluso Seibert. Angela Merkel inoltre ha fatto sapere di voler respinge ancora una volta la proposta del leader della Csu e presidente della Baviera Horst Seehofer di istituire un limite massimo per i migranti a 200.000 all’anno. “Questa non è la posizione della cancelliera”, ha ribadito Seibert, “una limitazione del numero dei profughi non si raggiunge, secondo la nostra opinione, attraverso un percorso solo nazionale”. Secondo il governo tedesco solo misure europee come hotspot, contingenti, controlli efficaci ai confini esterni, lotta alle cause delle migrazioni, possono produrre risultati duraturi nella riduzione dei flussi.

I controlli in Danimarca sono scattati alle 12:00 di oggi e saranno in vigore fino al 14 gennaio, si apprende dal portavoce della Commissione Ue. Copenaghen ha inviato una lettera di notifica a Bruxelles e il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos ha avuto una conversazione col ministro competente. La decisione arriva poche ore dopo l’iniziativa della Svezia di ripristinare i controlli per i viaggiatori provenienti dalla Danimarca, per ridurre l’afflusso di migranti nel Paese.

Da Kiel, capoluogo del Land Schleswig-Holstein, la regione più settentrionale della Germania confinante con la Danimarca, il presidente Torsten Albig ha espresso preoccupazione per la nuova situazione alla frontiera: “È una scelta che può nuocere alla buona convivenza tra le regioni di confine e in particolare danneggiare il traffico dei pendolari”. Albig vede un “barlume di speranza” nella scelta delle autorità di Copenhagen di procedere a controlli a campione e di voler salvaguardare il traffico commerciale delle imprese. L’augurio è che le tensioni sui confini scandinavi possano rientrare al più presto.

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