Per questo Natale, milioni di videogiocatori rischiano di trovare una brutta sorpresa sotto l’albero. A minacciare la serenità degli appassionati di Xbox e PlayStation è il Phantom Squad, un collettivo hacker che ha pubblicamente annunciato di voler colpire i servizi online delle due consolle di gioco (PlayStation Network e Xbox Live) proprio nel periodo delle feste natalizie. Nel tweet postato sul loro account, che ha raggiunto nel giro di poco tempo oltre 2000 follower, gli hacker sostengono di voler portare a termine l’attacco solo per dimostrare che “la cyber-security non esiste”. Ma quanto bisogna prendere sul serio la minaccia?

A consigliare di non prendere sotto gamba la questione contribuiscono per prima cosa i precedenti. L’attacco dello scorso anno, portato dal collettivo Lizard Squad, aveva causato un completo black-out dei servizi online che Microsoft e Sony non erano riusciti a fronteggiare. In quell’occasione gli attacchi erano finiti solo dopo una sorta di guerriglia informatica che si è trascinata per diversi giorni, con tanto di scontri a suon di tweet e azioni di hacking tra Lizard Squad e Anonymous, intervenuti (a sorpresa) in difesa di Microsoft e Sony. Il tutto si era poi concluso grazie all’opera di mediazione da parte di Kim Dotcom, l’eccentrico fondatore del sito di file sharing Megaupload. Da allora, però, il fenomeno degli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) ha continuato a crescere, mentre le contromisure scarseggiano.

La possibilità che la storia si ripeta, quindi, esiste. Rimane da capire se Phantom Squad abbia le stesse capacità dei famigerati Lizard. Il collettivo, a quanto si può leggere dal profilo Twitter, ha già tentato nei giorni scorsi attacchi ad altri servizi, come Steam e Reddit. Quest’ultimo ha confermato di aver registrato un “sovraccarico nel suo database”, che sarebbe riconducibile a un attacco DDoS. Lo stesso tipo di tecnica utilizzata l’anno scorso per abbattere i servizi online di Xbox e PlayStation. Se Microsoft e Sony non hanno ancora pensato a rinforzare le loro infrastrutture per contrastare un attacco di questo tipo, è meglio che si sbrighino. In fondo mancano solo sette giorni a Natale.

Articolo Precedente

Da Donald Trump all’Ue: cosa vogliono i falsi analfabeti digitali?

next
Articolo Successivo

Coding, entro il 2020 in Europa serviranno 800mila programmatori informatici

next