Re Abdallah II di Giordania nel suo intervento alla Conferenza per il dialogo mediterraneo ‘Med 2015‘ in corso a Roma, esalta il ruolo della cooperazione: “Parliamo idiomi diversi ma ci unisce la condivisione di valori comuni, ci unisce in un unico linguaggio”. E sulla guerra al terrorismo islamico afferma: “All’interno dell’Islam si sta combattendo una guerra contro i criminali islamici. Questa è una guerra che dobbiamo combattere e vincere come comunità globale unita sostenendo ovunque nel mondo principi che ci uniscono”. Il re di Giordania viene applaudito quando afferma: “Oggi è la giornata internazionale dei diritti umani, ma fino a quando il popolo palestinese non avrà ottenuto i suoi diritti milioni di persone al mondo continueranno ad essere scettiche sulla realtà della giustizia mondiale, perché una strategia propagandista di terrore prospera su questo conflitto e noi tutti ne paghiamo lo scotto”. Abdallah II tocca anche il tema dei migranti: “Attualmente ospitiamo un milione quattrocentocinquanta mila siriani, con un rapporto di uno ogni cinque giordani, il 25 per cento del bilancio nazionale è devoluto a costi e spesi relativi al tema dei rifugiati. Solo noi e pochi altri si stanno accollando questa crisi per conto dell’intera comunità internazionale”  di Manolo Lanaro

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