Il viaggio di Pablo Trincia fatto per Servizio Pubblico a Mersin, estremo sud della Turchia. È da qui che partono le grandi navi che portano i migranti in Italia. Un business che frutta milioni di dollari alla mafia turca e siriana: “Compriamo le navi in Egitto a cifre ridicole”, racconta un trafficante, “e le portiamo qui, da dove poi salpiamo per l’Italia. Un investimento che ci frutta 30-40 volte il capitale iniziale”. Ma chi sono le vittime di questo traffico? “Principalmente sono siriani, profughi appartenenti alla classe media. Il viaggio costa loro 5000 dollari”. La maggior parte dei profughi vive in alloggi di fortuna o in alberghi controllati dalle organizzazioni criminali: “Siamo qui da tre mesi, pronti per partire in ogni momento”

Articolo Precedente

Roma, il ponte degli abusivi: la battaglia quotidiana di un “vu’ cumprà”

next
Articolo Successivo

Migranti, voti e business: l’affare Cara di Mineo per richiedenti asilo

next