Armi in pugno, webcam di fronte, inno alla jihad. Sono quattro i cittadini kosovari arrestati nell’ambito dell’operazione della Polizia nei confronti di una presunta organizzazione che propagandava l’ideologia della guerra santa islamica. Per la prima volta, nei confronti di una di loro, è scattata la misura della sorveglianza speciale. Quattro gli arresti. La richiesta è stata avanzata direttamente dal Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti. Quello che è considerato la ‘mente’ del gruppo, un cittadino kosovaro che ha vissuto diverso tempo in Italia, è stato arrestato in Kosovo dalle autorità di quel paese, mentre gli altri tre sono stati arrestati in Italia, dove risiedevano da anni. Contestualmente agli arresti, gli investigatori hanno fatto scattare una serie di perquisizioni a Brescia, Vicenza e Perugia a carico di persone, la cui posizione è ancora al vaglio. Gli investigatori stanno esaminando il materiale web (leggi l’articolo integrale)

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