Succede a Porter Ranch, nella San Fernando Valley di Los Angeles. Sorge qui un impianto di stoccaggio di gas, risalente al 1972. A Ottobre una fuga di metano che nessuno sa fermare. E cosi perdite e puzza invadono Porter Ranch da un mese, per ora senza soluzione.

L’impianto si chiama Aliso Canyon Storage Facility e le perdite risalgono al 23 Ottobre 2015. E’ stata una fessura lungo un tubo che scorre a 3 chilometri sottoterra a portare alla fuga di gas in superficie. Non si sa bene dove sia questa fessura, si sa però che la tubatura, di 20 centimetri di diametro circondato da uno strato protettivo di altri 30, ha ceduto.

Dal sottosuolo arrivano in superficie la bellezza di 50 mila chilogrammi di metano l’ora, pari al 25% di tutte le emissioni dell’intero stato della California. Una quantità enorme. Oltre al metano, dal sottosuolo arrivano mercaptani, additivi che sanno di zolfo e che causano problemi di nausea, svenimenti, bruciore agli occhi, mal di testa e perdite di sangue dal naso, come i residenti di Porter Ranch ben sanno.

Quanto tempo ci vorrà per sistemare la perdita? Non si sa. Forse uno, due, tre mesi, o almeno questo è quello che dice la Southern California Gas Company che gestisce lo stoccaggio di Aliso Canyon. Hanno provato a fermare le perdite pompando fluidi nel sottosuolo ma non ci sono riusciti. Si pensa di trivellare un nuovo pozzo per fermare o per convogliare il metano altrove, ma ci vorranno molti mesi per completare l’opera.  Il supervisore della città Micheal Antonovich dice che il fatto che non si sappia quando si tornerà alla normalità è “insensato ed irresponsabile”.

La Southern California Gas Company però cerca di tranquillizzare tutti perché la puzza e le perdite non rappresentano, secondo loro, un pericolo “imminente”.  Si, certo, perché non devono respirare loro ne metano ne mercaptani! Oltre a queste sostanze, nella zona sono stati registrati alti tassi di benzene, un carcerogeno e di etano e propano. I livelli di metano sono di 616 parti per milione, contro i 2 che vengono normalmente registrati.

Le autorità hanno ordinato alla Southern California Gas Company di rendere pubblici tutti i dati sulle perdite, fornendo video e dati strutturali. Oltre ad Aliso Canyon Storage Facility la ditta in questione gestisce altri tre campi di stoccaggio di gas nella California del Sud. Quello di Porter Ranch è un campo dismesso di petrolio.

Ma la gente protesta e non ci sta a respirare aria fetida e così la Southern California Gas Company ha evacuato circa 130 famiglie con altre 550 richieste da processare. Verranno mandati in alberghi nei dintorni e pagati un massimo di $250 per stanza per notte, più vitto e tasse.  Le multe potrebbero arrivare a 75,000 dollari al giorno. Arrivano volantini e rssicurazioni. Le proteste non si placano.

Finora l’unica soluzione che hanno trovato è stata di spruzzare dei deodoranti in città, idea che i residenti hanno immediatamente bocciato – già ne basta una di puzza.

E’ una storia di cui non conosciamo ancora il finale. Anche in Italia ci viene detto che tutti gli impianti di stoccaggio sono sicuri, e che mai e poi mai potranno avere perdite, o problemi di alcun genere. Anzi, secondo chi li gestisce sono pure a prova di sisma. Sono sicura che anche a Porter Ranch tanti anni fa dissero la stessa cosa.  Ma chi poteva immaginare nel 1972 che una piccola e banale fessura quaranta anni dopo avrebbe portato a un mese di perdite di metano in atmosfera, senza che nessuno sappia oggi cosa fare? E non si tratta di un piccolo spiffero di metano – si tratta di un quarto delle emissioni di tutto lo stato di California.

Intanto, qui le immagini della centrale di stoccaggio e delle proteste a Porter Ranch.

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