Ora il vescovo di Ferrara chiede un incontro al Papa. Un faccia a faccia che il capo della Diocesi emiliana vuole dopo il racconto del Fatto Quotidiano sulla frase che alcuni testimoni hanno sentito uscire dalla bocca di monsignor Luigi Negri: “Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come aveva fatto con l’altro”. Una reazione alle nomine di Papa Francesco dei vescovi di Bologna e Palermo, due preti di strada come Matteo Zuppi e Corrado Lorefice. “Anche sollecitato dalle recenti gravi affermazioni attribuitemi sulla stampa – scrive Negri in un messaggio ai fedeli della sua arcidiocesi – ho chiesto al Santo Padre di potere avere un incontro filiale con lui, in cui poter aprire il mio cuore di pastore al suo cuore di Padre universale”. “Se a causa di quanto è accaduto – aggiunge il monsignor – si fosse determinato uno scandalo, soprattutto nei più deboli, ne chiederemo perdono tutti”. E a Francesco rinnova “totale obbedienza”.

Il prelato aggiunge che “fin dagli anni della prima giovinezza vivere il legame con il Santo Padre è stato un riferimento ineludibile e fonte di vita nuova. Senza il costante riferimento al Papa non esiste per nessuno, vescovi compresi, la possibilità di essere veramente cristiani nel mondo. Lo dimostra il mio pensiero sulla Chiesa e sul Papa nelle decine di comunicati, negli atti di magistero e nelle numerose opere pubblicate. Sento quindi il dovere di coscienza di rinnovare, davanti a voi che siete il mio popolo, la certezza della mia fede in Cristo e della mia totale obbedienza al Papa”.

Negri dice quindi di sentire “il dovere di coscienza di rinnovare, davanti a voi che siete il mio popolo, la certezza della mia fede in Cristo e della mia totale obbedienza al Papa”. E quindi ha chiesto di vedere il Papa perché – nell’incremento della comunione reciproca e rimettendomi al suo consiglio, che per me è l’unico legittimo – possa camminare spedito verso il compimento della fede”. L’incontro “che spero che il Santo Padre vorrà concedermi, lo considero come il gesto di inizio del pellegrinaggio della nostra Chiesa particolare a Pietro, nell’anno straordinario della Misericordia“.

Se a causa di quanto è accaduto, scrive ancora il vescovo “si fosse determinato uno scandalo, soprattutto nei più deboli, ne chiederemo perdono tutti. Questa è la mia professione di fede, di obbedienza e di Verità. Tale la sento davanti a voi e al nostro comune Signore e la professo con sicurezza assoluta perché, come diceva Alessandro Manzoni, ‘Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande’”.

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