Massimo allarme anche in Italia per il rischio attentati dopo i tragici fatti di Parigi. Cresce la preoccupazione dei cittadini e s’intensifica la mobilitazione delle forze dell’ordine. Siamo andati nel centro di Milano, sede dei due simboli considerati da un’informativa dell’Fbi nel mirino dell’Isis: la Scala e il Duomo. E abbiamo dialogato con i passanti sull’opportunità di introdurre anche in Italia leggi speciali per fronteggiare il terrorismo jihadista, sulla scia delle intenzioni dichiarate dal presidente della Repubblica francese. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha escluso questa ipotesi, ma anche all’interno del Pd c’è chi la pensa diversamente. L’opinione più diffusa tra i nostri intervistati è che basti applicare con fermezza le leggi già esistenti, anche perché sarebbe troppo alto il rischio di abusi di potere. Ma c’è anche chi dichiara: “In certi momenti la sicurezza è il bene prevalente, in cambio si può anche tollerare una riduzione della privacy e dei diritti individuali”. Ma libertà e sicurezza sono diritti compatibili? Quando la minaccia del terrorismo si fa più acuta, il dilemma puntualmente si ripropone. Voi come la pensate? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più  di Piero Ricca, riprese Pietro Menditto

 

 

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