A poche ore dagli attentati di Parigi, il ministro degli Interni belga, Jan Jambon, aveva fatto un riferimento esplicito ai mezzi che i membri dell’Isis userebbero per comunicare fra loro: non solo computer e smartphone, ma sempre più spesso anche console per videogiochi e soprattutto la PlayStation 4, che sfuggirebbe ai mezzi di controllo dell’intelligence. Un allarme ribadito dal ministro anche durante un’intervista a Politico.eu (il sito Internet/giornale che dal 2007 ha rivoluzionato l’informazione politica di Washington). “I servizi di sicurezza internazionali – ha detto Jambon – hanno notevoli difficoltà a decifrare le comunicazioni attraverso la PlayStation 4 che è ancora più complicato che per WhatsApp, già considerato un sistema di comunicazione molto sicuro. C’è la possibilità – ribadisce il ministro belga – che i terroristi utilizzino i videogiochi per comunicare, evitando di scrivere messaggi nelle chat dei giochi, anche solo facendo tenere ai protagonisti del gioco determinati comportamenti”

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