“L’intera comunità internazionale dovrebbe unire i propri sforzi per combattere efficacemente il terrorismo”. Dopo quella di Barack Obama, a Parigi è arrivata la solidarietà di Vladimir Putin che ha inviato un telegramma al presidente francese Francois Hollande in seguito agli attacchi in cui sono stati uccise almeno 128 persone. Secondo il presidente russo, la comunità internazionale deve creare “una autentica unità per far fronte al male. Questa tragedia è una ulteriore prova della natura barbara del terrorismo, che è una sfida a tutta l’umanità”. Come il leader americano, Putin ha anche offerto “la più stretta collaborazione con i soci francesi nella indagine sui crimini commessi a Parigi”, confidando nel fatto “che i responsabili e gli esecutori avranno il meritato castigo”.

Israele si trova spalla a spalla col presidente francese Francois Hollande e col popolo francese nella guerra comune al terrorismo”, ha invece affermato in nottata il premier israeliano Benyamin Netanyahu inviando le sue condoglianze a Parigi. Condanna anche da Hamas che pure chiama in causa Israele: “Gli attentati che hanno colpito Parigi sono da condannare perché l’uccisione di civili e persone innocenti non è tollerata da nessuna legge divina e da nessuna legge umana”, è la dichiarazione del  movimento islamico. Izzat al-Risheq, membro dell’ufficio politico di Hamas ha fatto fa riferimento alla “occupazione israeliana”, affermando che Hamas “esprime le più sentite condoglianze al popolo francese di cui condivide il dolore e con cui è solidale contro il terrorismo che ci colpisce da molto tempo e che in modo analogo è praticato dal governo di occupazione che non smette di assassinare e arrestare i palestinesi”.

“Noi, gli amici tedeschi, vi sentiamo così vicini. Noi piangiamo con voi. E combatteremo insieme la battaglia contro coloro che vi hanno fatto quel che non si può concepire”, è stato invece il messaggio di Angela Merkel. Completamente vestita di nero e visibilmente emozionata, la cancelliera ha aggiunto: “Sappiamo che la nostra vita in libertà è più forte di qualsiasi terrore. Questo attacco alla libertà non colpisce solo Parigi, riguarda tutti noi, colpisce tutti noi”. Merkel ha parlato di “una delle notti più orrende”, aggiungendo che il governo tedesco è in costante contatto con quello francese per fornire ogni tipo di aiuto e che i ministri responsabili della sicurezza dell’esecutivo tedesco si riuniranno oggi per seguire gli sviluppi della situazione a Parigi.

Sopra a tutti Papa Francesco ha parlato di “un pezzo” di terza guerra mondiale: “Non è umano, non ci sono giustificazioni per queste cose”, ha denunciato in una telefonata a Tv2000. “Sono commosso e addolorato. Non capisco ma queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. Per questo sono commosso, addolorato e prego. Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro”, ha detto il Santo padre con voce commossa. In un messaggio all’arcivescovo di Parigi, Andrè Vingt Trois, a nome del Santo padre, in mattinata il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin aveva riferito che il papa “condanna con fermezza la violenza che non può risolvere nulla” e chiede a Dio di ispirare “tutti i pensieri di pace e di solidarietà”.

“Il bene è più forte del male. Tutto quello che può essere fatto a livello europeo per garantire la sicurezza della Francia sarà fatto”, così come il “necessario per vincere l’estremismo, il terrorismo e l’odio”, hanno dichiarato congiuntamente in serata i leader dei 28 e delle istituzioni Ue. “Si tratta di un attacco contro tutti noi. Faremo fronte a questa minaccia insieme, con tutti i mezzi necessari e una determinazione senza fallo”, si legge ancora nella dichiarazione dove si sostiene che gli attentati di Parigi avranno “il risultato inverso di quello cercato e che era di dividere”. Il 13 novembre sarà “un giorno di lutto europeo“.

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