Il boia dell’Isis, Jihadi John, identificato nel cittadino britannico Mohammed Emwazi, potrebbe essere stato colpito a morte da un drone americano in un raid avvenuto nella città siriana di Raqqa. E’ quanto sostengono alti funzionari Usa citati dal Washington Post e dalla Cnn, i primi a dare la notizia, precisando che sono in corso verifiche per accertarne la sorte. “Stiamo valutando i risultati dell’operazione di questa notte e daremo informazioni più precise non appena potremo”, ha detto il portavoce del Pentagono, Peter Cook.

Un alto funzionario ha aggiunto che il drone avrebbe colpito un’auto sulla quale viaggiavano il boia e altri membri del gruppo di assassini che si fa chiamare i ‘Beatles’ per via dell’origine britannica, ma non ha voluto fornire altri dettagli. La notizia dell’uccisione di Jihadi John, responsabile delle esecuzioni di diversi ostaggi, “non può essere assolutamente confermata ufficialmente perché non ci sono né truppe né personale di intelligence a Raqqa, in Siria, dove è stato effettuato il raid”, precisa la Cnn.

Se il raid Usa avesse davvero avuto successo, sarebbe un colpo al cuore dello Stato islamico, ha detto David Cameron parlando a Downing Street. Il premier britannico ha annunciato che non vi è ancora la certezza assoluta della morte di  Emwazi ma ha precisato che l’attacco vicino a Raqqa della notte è stato uno sforzo congiunto tra Regno Unito e Stati Uniti. “È stata la cosa giusta da fare – ha commentato – se questo raid avesse avuto successo si tratterebbe di un colpo al cuore dell’Isis”. L’eventuale morte di Jihadi John “dimostrerà a chi ha fatto del male al Regno Unito, alla nostra gente e ai nostri alleati che possiamo arrivare ovunque, che abbiamo una determinazione incrollabile e non dimentichiamo mai i nostri cittadini”, ha continuato Cameron definendo Emwazi “un assassino barbaro“, che “ha posto una minaccia costante e seria per i civili innocenti, non solo in Siria, ma in tutto il mondo e anche nel Regno Unito”.

Fonti accreditate dell’Isis, secondo quanto riporta Sky News online, hanno riferito che Jihadi John è ferito ma ancora vivo. Inoltre, testimoni oculari a Raqqa hanno riferito a Sky di aver visto portare il jihadista in ospedale. Sebbene la linea ufficiale dell’Isis sia che Mohammed Emwazi è sopravvissuto, la gente del posto ha riferito a SkyNews che l’ospedale locale è stato chiuso al pubblico e secondo le stesse fonti questo accade solo quando un militante di alto livello è stato ucciso.

Jihadi John, al secolo Mohamed Emwazi, è nato in Kuwait nel 1988 ma si è trasferito con la famiglia a Londra all’età di 6 anni dove è cresciuto con un fratello e due sorelle e si è laureato in informatica. E’ diventato uno degli uomini più ricercati al mondo dopo il video della decapitazione del giornalista americano, James Foley, nell’agosto dello scorso anno. Poi ci fu quello del reporter Usa, Steven Sotloff, dell’operatore americano Abdul-Rahman Kassig, dei britannici David Haines e Alan Henning e del giornalista giapponese Kenji Goto. Nei video dove annunciava le macabre esecuzioni degli ostaggi stranieri è sempre comparso con il volto coperto da un passamontagna, completamente vestito di nero e con un coltello in mano. Un anno dopo l’esecuzione di James Foley, il boia viene identificato; mesi dopo i giornali britannici pubblicano una foto con il suo vero volto. E i dettagli sul suo passato.

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