I carabinieri di Napoli hanno diffuso, attraverso un video, le immagini precedenti alla rapina messa a segno da due componenti di una banda specializzata, lo scorso 7 ottobre a Ercolano (Napoli), finita con l’uccisione a colpi di pistola dei banditi – Bruno Petrone, di 53 anni, e Luigi Tedeschi, di 51 – da parte della vittima, un gioielliere di 68 anni, Giuseppe Castaldo, che poco prima aveva ritirato 5mila euro in banca. Le immagini, registrate dal sistema di video sorveglianza dell’istituto di credito, riprendono sia i due rapinatori che il “palo”. Quest’ultimo, dopo avere individuato l’obiettivo, con una telefona avverte i due complici che, in sella a uno scooter, seguono il gioielliere uscito dalla banca. Di lì a poco i banditi mettono a segno la rapina, nel parcheggio di un negozio di bibite e detersivi della città. Ma la vittima reagisce e con la sua pistola calibro 9X21 spara contro gli aggressori, 6-7 volte, uccidendoli. Il tutto è avvenuto in pieno giorno, tra via Alveo e la trafficata arteria centrale di Corso Resina di Ercolano, non lontano dagli scavi, meta di turisti. A Domenico Petrone, fratello di Bruno, che in tv aveva minacciato il gioielliere finito sotto indagine, i militari dell’Arma, lo scorso 10 novembre, notificarono un avviso di garanzia. Lo stesso giorno erano stati presi, altri due componenti la banda: Antonio Corvo, 60 anni, residente a Napoli con precedenti specifici (il palo); e Addolorata Esposito, anche lei napoletana di 29 anni e già nota alle forze dell’ordine, che, secondo gli investigatori, ha accompagnato in auto Petrone a un incontro preparatorio. Corvo è finito in carcere mentre per Addolorata Esposito sono stati disposti i domiciliari. Una misura cautelare è stata emessa anche per un altro componente la banda, Ernesto Labagnara, attualmente ricercato che, secondo gli inquirenti, ha incontrato Petrone e Tedeschi poco prima della rapina finita in tragedia, per fornire loro informazioni e organizzare il colpo

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