In tanti ancora non ci credono e pensano al solito colpo di teatro già visto molte volte in questi oltre 10 anni: si fa, non si fa, si fa, non si fa. Di certo stavolta, non a mezza voce ma in una conferenza stampa e davanti alle telecamere, Virginio Merola, sindaco Pd di Bologna ha detto che il Passante nord è archiviato per fare spazio a un allargamento della attuale tangenziale, che insieme alla A14 attraversa la città congiungendosi con la A1. Il Passante nord, un’opera voluta fortemente in passato da Comune, Provincia di Bologna e Regione Emilia Romagna, tutte a guida Pd, nei progetti era quell’anello autostradale che avrebbe dovuto ‘bypassare’ il nodo di Bologna con un percorso parallelo all’autostrada. Un percorso che oltre ad allungare di molti chilometri il tragitto tra San Lazzaro di Savena e l’innesto A1 avrebbe attraversato tutti i paesi e la fertile campagna della pianura a nord del capoluogo. Proprio per questo l’opera in questi 12 anni è stata fieramente avversata da quasi tutti i sindaci dei paesi in questione, anch’essi quasi tutti del Pd. Tacciata di essere inquinante e dannosa, pericolosa per gli equilibri idrogeologici della zona e inutile.

La questione aveva diviso i vertici del Partito democratico nelle ultime settimane. L’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini, che pure ha ammesso che il progetto del Passante “mantiene grandi criticità ed un impatto ambientale significativo”, avrebbe voluto che si proseguisse nel tentativo di trovare un accordo con i comuni per fare l’opera. Ma alla fine ha prevalso il parere della Città metropolitana.

Insomma dopo anni di rimpalli, trattative, richiami da parte della Commissione europea e tante tante proteste, il sindaco della Città metropolitana di Bologna sembra avere messo fine al progetto da 1,3 miliardi di euro che sarebbero dovuti essere finanziati dalla società Autostrade per l’Italia. Quei soldi, assicura ora il primo cittadino, dovranno essere utilizzati per ampliare autostrada e tangenziale: “C’è un impegno in questo senso anche del nostro ministro Graziano Delrio”, spiega Merola. Ancora tuttavia Autostrade per l’Italia non si è pronunciata sul diverso utilizzo di quei suoi soldi. Con la società, che ha come principale azionista la famiglia Benetton “sono in corso contatti” con Autostrade. Il primo cittadino intanto ha spiegato che entro dicembre sarà possibile chiudere sul fronte politico così da poter partire con la progettazione: “I tempi di progettazione saranno sicuramente inferiori a quelli del Passante”.

Con a fianco l’assessore metropolitano ai trasporti Irene Priolo e l’omologo comunale Andrea Colombo, Merola ha annunciato anche il ritorno a Bologna del tram, che dalla stazione ferroviaria dovrebbe arrivare al Caab, il grande mercato ortofrutticolo dove sorgerà Fico, il parco agroalimentare targato Oscar Farinetti. Una Disneyland del cibo che secondo l’amministrazione Pd porterà in città fiumane di turisti da tutto il mondo. Nelle intenzioni degli amministratori i soldi per il tram dovrebbero essere compresi nella quota inizialmente messa a disposizione da Autostrade visto che l’allargamento della tangenziale dovrebbe costare molto meno.

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