“Credo che non ci abbia preso sul serio, crede che sia una scherzo”. Così Karim Benzema racconta come è andata la telefonata con Mathieu Valbuena per informarlo sull’esistenza di un suo video luci rosse pronto per essere pubblicato. La conversazione, avvenuta al telefono con un amico di infanzia dell’attaccante del Real Madrid e presunto estorsore del centrocampista francese, è stata riportata dalla radio francese “Europe 1”.

L’intercettazione telefonica risale al 6 ottobre di quest’anno, quando i due giocatori sono insieme in ritiro con la nazionale: in quell’occasione Benzema spiega al compagno che se vuole vedere cancellato il video deve pagare 150mila euro. A un certo punto capisce che è il ricatto è vero:  “Era nel panico – racconta all’amico – ha cominciato a mandar giù la saliva 2-3 volte. Gli ho detto: ‘In ogni modo fai quanto credi… se non vuoi pagare vai avanti con la tua vita, io ti ho avvisato’ e poi mi ha chiesto: ‘Ma si vedono i miei tatuaggi‘. E io ho risposto: ‘Si vede tutto. L’ho visto una settimana fa’”.

All’amico d’infanzia Benzema racconta infine come si è conclusa la conversazione con il compagno: “La mia missione è finita – dice a Valbuena – Ora dipende tutto dal mio amico, è lui che conosce chi è in possesso del video, non io. Se vuoi chiudere la storia gli do il tuo numero”. Per il suo coinvolgimento nella vicenda, il 5 novembre l’attaccante del Real Madrid è stato iscritto nel registro degli indagati e rischia fino a 5 anni di carcere. L’indagine era partita lo scorso giugno dopo la denuncia del centrocampista francese.

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