Nella vicenda Vatileaks 2 non ci sono altri indagati, ma nell’inchiesta di Terni spunta, invece, lo stretto legame tra Francesca Chaouqui e il giornalista Mario Benotti. Quest’ultimo, numerosi anni fa, aveva mosso i primi passi a Radio Vaticana per poi diventare, tra l’altro, direttore generale di Rai International. Attualmente Benotti è capo della segreteria particolare del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi, componente del cda della Banca Popolare di Spoleto e consulente del sindaco di Firenze Dario Nardella. Ma dopo la notizia di un suo presunto coinvolgimento ha annunciato l’intenzione di lasciare sia lo staff del sottosegretario Gozi sia quello del sindaco Nardella: “Per il rispetto” verso “l’istituzione che rappresento e per far sì che io possa tutelarmi nelle sedi più opportune ho ritenuto corretto autosospendermi dall’incarico” ha fatto sapere il giornalista ribadendo la sua “totale estraneità” alla vicenda Vatileaks.

Le indagini di Terni, che ancora una volta si intrecciano con quelle degli inquirenti vaticani, chiariranno se il giornalista ha avuto un ruolo nel furto e nella divulgazione dei documenti riservati del Papa di cui sono accusati monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e la pr calabrese. Ciò che potrebbe emergere anche dalle indagini è il ruolo di Benotti tra il governo di Matteo Renzi e la Santa Sede. Il giornalista cresciuto professionalmente Oltretevere, infatti, ha sempre continuato a mantenere ottimi rapporti in Vaticano e a scrivere su L’Osservatore Romano.

Intanto, monsignor Vallejo Balda, che è ancora agli arresti nella stessa cella dove nel 2012 fu detenuto l’ex maggiordomo infedele di Benedetto XVI, Paolo Gabriele, dopo la prima settimana di carcere collabora con i magistrati. Il prelato avrebbe smentito le ricostruzioni della Chaouqui, che nel primo interrogatorio avrebbe addossato su di lui tutta la colpa della divulgazione dei documenti della Commissione referente sulle strutture economico-amministrative della Santa Sede di cui entrambi facevano parte. Il prelato ha ricevuto la visita di una delegazione dell’ambasciata spagnola presso la Santa Sede che lo ha trovato bene e sente al telefono tutti i giorni la mamma anziana che viveva con lui in una casa vaticana a due passi da piazza San Pietro.

Dall’altro lato, mentre il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha confermato ancora che non ci sono altri indagati oltre Vallejo Balda e la Chaouqui, quest’ultima affida ancora una volta a un post sul suo profilo Facebook le sue riflessioni: “Ci sono notti che devi attraversare fasi della vita, episodi, momenti che seppur complicati hanno sempre un inizio e una fine precisa. Quando ti succede in un solo istante tutta la tua vita cambia. Ci vuole coraggio, tanto coraggio per sopportare in silenzio il fango, le bugie. Però il bello di questi giorni è il dono immenso degli amici”.

Sulla vicenda Vatileaks 2 è intervenuto anche il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino affermando che chi sta leggendo i libri di Emiliano Fittipaldi, Avarizia, e di Gianluigi Nuzzi, Via crucis, “non si sta rendendo conto che è stato Papa Francesco a volere che si faccia luce su realtà che non assomigliano a quello che Gesù vuole”. Dichiarazioni decisamente di tenore opposto a quelle del direttore di Radio Maria, padre Livio Fanzaga, che “impiccherebbe Fittipaldi e Nuzzi”. Affermazioni gravissime verso le quali il Vaticano ha preso nettamente le distanze.

Twitter: @FrancescoGrana

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